Matera, due minori violentate: "Hanno morso i genitali per difendersi"

I soggetti fermati hanno un'età compresa tra i 19 e i 23 anni e sono tutti di Pisticci. Le minori hanno cercato di difendersi anche mordendo una parte intima di uno dei ragazzi

Matera, due minori violentate: "Hanno morso i genitali per difendersi"

Dopo serrate indagini la polizia di Matera ha arrestato i presunti responsabili della violenza sessuale e delle lesioni personali aggravate e continuate nei confronti di due minori di nazionalità britannica compiute a Marconia, frazione di Pisticci, la notte del 7 settembre. Gli abusi si sono consumati nel giardino di una villa in cui si stava svolgendo una festa privata.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Matera e condotte dalla Squadra Mobile di Matera e dal Commissariato di Pubblica sicurezza di Pisticci, hanno portato all'emissione da parte del gip di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e a denunce in stato di libertà. I soggetti fermati hanno un'età compresa tra i 19 e i 23 anni e sono tutti di Pisticci. Alcuni di essi hanno precedenti giudiziari. Le persone arrestate sono Michele Masiello, 23 anni, Alberto Lopatriello, 22, Alessandro Zuccaro, 21, e Giuseppe Gargano, 19.

La violenza sarebbe avvenuta intorno a mezzanotte e mezza "durante una festa di compleanno il cui accesso era consentito a tutti", ha spiegato il Procuratore capo della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, nel corso della conferenza stampa per illustrare i dettagli dell'operazione. "Il branco in totale era composto da 8 persone- ha aggiunto- e le violenze sarebbero durate quindici minuti". Il Procuratore capo ha specificato che i reati contestati sono violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate dal fine di commettere la violenza.

Gli inquirenti hanno sottolineato che il lavoro investigativo ha permesso di accertare "in modo chiaro la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne". Secondo quanto ricostruito, le vittime sarebbero state avvicinate prima da due ragazzi che avrebbero approfittato del loro stato di euforia dovuto probabilmente anche all'assunzione di alcool. I due hanno instaurato con le minorenni un rapporto amichevole, carpendone la fiducia. Successivamente si sono avvicinati a loro altri partecipanti alla festa. Uno di loro ha spinto con forza una delle due minorenni in una zona buia sul retro della villa, seguito dagli altri tre e dall'altra ragazza. Giunti in un campo sono state perpetrate due distinte violenze sessuali nei confronti delle britanniche, sia da parte dei quattro, che da parte di altri 4 soggetti, tre dei quali al momento indagati in stato di libertà.

Come ha spiegato ancora Argentino, lo stupro sarebbe avvenuto in un campo di pertinenza della villa. "Dopo la violenza le ragazze sono tornate verso il luogo della festa, hanno ritrovato la sorella maggiore con la quale avevano raggiunto quel luogo, si sono chiuse in bagno con lei e le hanno raccontato il tutto. Una volta a casa hanno chiamato il 118", ha spiegato il Procuratore capo. Una volta effettuati i controlli medici nel nosocomio, le minori, che non comprendevano la lingua italiana, sono state ascoltate in forma protetta dagli inquirenti e da psicologhe e, con una ricostruzione precisa dei fatti, hanno raccontato quanto accaduto.

Seppur spaventate, le giovani hanno provato a sottrarsi al branco come potevano. "Le ragazze hanno cercato di difendersi anche mordendo una parte intima di uno dei ragazzi", ha spiegato il Procuratore Capo che poi ha aggiunto che "le ragazze rimarranno a Matera per l'incidente probatorio". Argentino ha anche specificato che le minori "sono arrivate alla festa, organizzata da un 47enne che compiva gli anni, in compagnia di una trentenne, sorella di una delle due".

L’orrore di quanto accaduto in quella notte infernale ha lasciato un segno profondo nell’animo delle due minori."Le ragazze non stanno certamente bene ed avranno sicuramente modo, mi auguro, di dimenticare quanto prima questo brutto episodio che ha segnato fortemente le loro personalità di quindicenni", ha affermato all'Agi, l'avvocato Giuseppe Rago, legale delle famiglie delle due vittime.

"Quanto accaduto è di una gravità estrema - ha continuato l'avvocato - e ci auguriamo che l'autorità giudiziaria possa fare giustizia per tutto ciò che le ragazze e le loro famiglie hanno patito".

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