Un insegnante bresciano è stato rinviato a giudizio per aver colpito con una mazza da baseball due 15enni, con una delle vittime ha avuto bisogno di 27 punti in testa. L'insegnante, che è stato sospeso dalla scuola e poi licenziato, la notte di Carnevale di un anno fa ha reagito con violenza al lancio nel giardino di casa di alcuni petardi da parte dei ragazzini. "Niente basta, vi devo ammazzare e vi lascio come cani" avrebbe detto l'insegnante - stando alla ricostruzione agli atti - mentre colpiva i ragazzini. E quando i ragazzini lo imploravano di smettere, lui non si è fermato.
L'inchiesta e il licenziamento
Gli atti dell'inchiesta a carico di un insegnate bresciano di 59 anni rinviato a giudizio con l'accusa di lesioni aggravate non lascerebbero dubbi: l’uomo armato di mazza da baseball ha colpito ripetutamente i due 15enni rei di aver lanciato alcuni petardi nel giardino. "Era esasperato. Non era il primo scherzo che subiva" è stata la tesi della difesa. "Non si giustifica il comportamento, ma la pressione esercitata ripetutamente da parte di minori che già dal periodo di lockdown uscivano di casa e compivano atti di bullismo nei confronti del professore hanno portato l'insegnante quella sera a perdere lucidità" hanno precisato i difensori Luca Broli e Michele Zerbio.
Il referto non lascia dubbi
Il referto medico di uno dei ragazzi finito al Pronto soccorso non lascia dubbi sulla violenza subita. Il minore ha avuto infatti bisogno di 27 punti di sutura in testa. "Poteva ammazzarmi e a un certo punto pensavo non si fermasse più - ha raccontato il ragazzino -. Quando ha smesso si è allontanato verso la sua auto, ma ha fatto subito ritorno ricominciando a colpire me e il mio amico". Le mazzate sarebbero state almeno 23 con colpi sferrati con violenza alla testa. I ragazzi si sono rifugiati nella falegnameria di proprietà del padre di un amico per evitare il peggio.
Quello che è accaduto dopo lo testimoniano le fotografie finite nel fascicolo dell'indagine. L'insegnante è stato sospeso dalla scuola, poi licenziato, mentre il prossimo 23 febbraio entrerà in un'aula per l'inizio del processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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