Assoluzione e prescrizione per Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, imputati a Milano per il caso Mediatrade relativo a presunte irregolarità da parte delle aziende riconducibili a Silvio Berlusconi nella compravendita dei diritti televisivi e cinematografici. La Procura nei loro confronti aveva chiesto rispettivamente tre anni e 2 mesi e tre anni e 4 mesi di carcere. "È una sentenza molto importante e ovviamente siamo soddisfatti, perché è stata riconosciuta la totale estraneità di Pier Silvio Berlusconi rispetto alle accuse", ha detto l’avvocato Niccolò Ghedini commentando la sentenza. "Siamo soddisfatti del riconoscimento della totale estraneità di Piersilvio Berlusconi - prosegue - e, anche se si tratta di due processi diversi, anche Silvio Berlusconi andava assolto nel processo Mediaset. Per questo abbiamo presentato ricorso alla Corte di giustizia europea".
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano hanno dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato di frode fiscale per l’anno 2005 mentre per gli altri anni (2006, 2007 e 2008) hanno assolto Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri con la formula "perché il fatto non costituisce reato". La decisione del collegio è arrivata dopo 5 giorni di camera di consiglio.
Il Mediatrade è un processo "costola" di quello per i diritti tv che ha visto Silvio Berlusconi condannato per frode fiscale a quattro anni di carcere (di cui tre indultati).
538em;">Secondo la Procura, infatti, il sistema di film comprati a prezzi molto più alti del valore di mercato sarebbe andato avanti come prima. Alla fine, però, il processo si è chiuso senza alcuna condanna per i dieci imputati, tra cui anche il produttore cinematografico statunitense Frank Agrama.
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