Mentre i jihadisti attaccano l'Ue l'Italia accoglie altri 22.500 immigrati

A giugno aumenta la pressione sulla rotta del Mediterraneo centrale. Solo in Italia sono arrivati 22.500 immigrati. Ma alla Boldrini: "Portare in Europa la gestione dei richiedenti asilo"

Mentre i jihadisti attaccano l'Ue l'Italia accoglie altri 22.500 immigrati

Mentre i tagliagole dello Stato islamico e i lupi solitari affascinati dagli insegnamenti del Califfo Abu Bakr al Baghdadi colpiscono duramente e senza pietà l'Occidente, l'Italia continua ad accogliere immigrati. Disperati che nella migliore delle ipotesi cercano un posto in Europa anche se non ne hanno il diritto, ma che nella peggiore delle ipotesi sono musulmani radicalizzati pronti a colpirci. A giugno, secondo l'ultimo report dell'agenzia Frontex, gli arrivi in Italia di immigrati provenienti dal Nord Africa sono aumentati del 24% rispetto al mese precedente e le persone arrivate sono circa 22.500.

Dalle coste libiche e egiziane gli immigrati continuano a partire. Non c'è nessuno a fermarli. Attraversano il Mar Mediterraneo e raggiungono facilmente le coste italiane. Anche qui non c'è nessuno a fermarli. Anzi, vengono accolti a braccia aperte e senza controlli nonostante l'Europa continui a essere colpita a morte dai seguaci dello Stato islamico. La maggior parte degli extracomunitari arriva da Nigeria, Eritrea e Sudan. Solo una minima parte otterrà lo status di rifugiato, quasi nessuno verrà rispedito indietro. Sebbene su base annuale la cifra degli arrivi in Italia coincida con quella registrata l'anno scorso, il Belpaese è diventata la meta preferita dagli immigrati perché sanno che saranno accolti indiscrimintamante, anche se non ne hanno il diritto.

Secondo l'agenzia Frontex, infatti, i barconi della speranza stanno convogliando tutti verso le coste del Sud Italia. Nel mese di giugno, dopo l'accordo tra Recep Tayyip Erdogan e i vertici dell'Unione europea, il numero degli arrivi in Grecia dalla Turchia è stato del 95% più basso rispetto allo stesso periodo del 2015. Per Laura Boldrini l'accordo sulla gestione dei richiedenti asilo "deve essere superato perché non ci sono né i presupposti giuridici né politici".

Il presidente della Camera ha quindi chiesto a Bruxelles di "riportare in seno alla Ue la gestione dei richiedenti asilo nel rispetto dei propri principi, altrimenti l'Europa perderà la propria autorevolezza e reputazione". Un mossa che di fatto aprirebbe ulteriormente le porte del Vecchio Continente a un'invasione senza più controlli.

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