Sono scattate le manette a Mestre per uno spacciatore 31enne di nazionalità tunisina, accusato di aver venduto dosi di cocaina a dei minorenni. L’arresto è stato operato dalla Guardia di Finanza, che ha intercettato il malvivente in piena attività nella zona della Cipressina.
L'operazione effettuata dalle Fiamme Gialle ha fatto seguito ad un'attività di controllo del territorio, che ha portato gli agenti a focalizzare la loro attenzione su una serie di spostamenti sospetti e di ripetuti viavai in prossimità di un’area verde antistante l’ingresso di una scuola. Numerosi clienti, anche giovanissimi, si avvicinavano ad un muretto dove, seduto tranquillamente, operava lo spacciatore; alla vista delle vetture della Guardia di Finanza, l’uomo avrebbe cercato di fuggire, dopo essersi liberato di alcune dosi di droga gettandole in un cespuglio.
L’inutile tentativo di allontanarsi dalla zona si conclude, però, col suo fermo dopo un breve inseguimento. Agli agenti che lo interrogano per comprendere le ragioni della fuga, l’uomo riferisce di essere di nazionalità algerina (fornendo quindi false generalità) e di aver cercato di evitare i controlli in quanto immigrato irregolare ed in possesso di un quantitativo di hashish.
La verità è comunque emersa poco dopo, quando i finanzieri hanno fatto ritorno con in mano ciò di cui lo spacciatore aveva cercato di liberarsi, ovvero 11 bustine contenenti cocaina.
L’uomo è stato quindi condotto in caserma, dove si è scoperta la sua reale nazionalità, tunisina per l’appunto, e dove
è stato appurato che fosse disoccupato pur avendo con sé 110 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.Processato per direttissima, il tunisino ha patteggiato 9 mesi di reclusione, tornando però subito in libertà.
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