Migranti, la strage delle donne: dieci morte in un naufragio

Stamane la Guardia Costiera ha tratto in salvo oltre cento migranti davanti alle coste libiche, recuperando anche i cadaveri di dieci donne

Migranti, la strage delle donne: dieci morte in un naufragio

L'estate si avvicina e il Mar Mediterraneo continua a mietere vittime fra i migranti che si imbarcano dal Nordafrica alla volta dell'Italia.

Questa volta a perdere la vita sono state dieci donne, recuperate questa mattina dalla nave Diciotti della Guardia Costiera circa venti miglia al largo delle coste libiche.

La richiesta di soccorso alla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera sarebbe arrivata questa mattina: un gommone di profughi era in difficoltà e stava per affondare. Il naufragio dell'imbarcazione dei profughi è stato causato dalle pessime condizioni del meteo: il gommone è stato individuato in un tratto di mare con onde alte due metri e vento a trenta nodi.

La nave immediatamente inviata sul posto dalle autorità italiane è riuscita a salvare centosette migranti, fra cui diverse donne e alcuni bambini. Purtroppo dalle acque del Canale di Sicilia sono stati recuperati anche i cadaveri di dieci donne annegate. La nave della Guardia Costiera si trova ancora sul posto alla ricerca di eventuali dispersi.

2016, l'anno con più morti fra i migranti in Mediterraneo

A causa del peggioramento delle

condizioni di viaggio, spiega l'Agenzia Onu per i rifugiati, da inizio anno a fine maggio sarebbero morte 2918 persone, 1090 in più rispetto allo stesso periodo del 2015.

Questo a fronte di un numero di arrivi in Italia pressoché identico: 47820 nel 2016 contro i 47643 del 2015.

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