Minacce jihadiste ai militari italiani: "State occupando l'Iraq"

Gli italiani a Mosul sono già nelmirino dell’Isis. Il premier Matteo Renzi ha annunciato la presenza in Iraq di un contingente italiano composto da 500 militari per proteggere dagli jihadisti i lavori su un’importante diga, il web si è scatenato

Minacce jihadiste ai militari italiani: "State occupando l'Iraq"

Gli italiani a Mosul sono già nelmirino dell’Isis. Il premier Matteo Renzi ha annunciato la presenza in Iraq di un contingente italiano composto da 500 militari per proteggere dagli jihadisti i lavori su un’importante diga, il web si è scatenato. Dagli account Twitter che simpatizzano per lo Stato islamico, sono partiti messaggi di minaccia: "L’Isis farà maccheroni degli italiani". Il sentimento diffuso, così come si legge in altri post pubblicati sul social network, è che l’arrivo delle truppe in realtà nasconda una "nuova occupazione". Da alcuni profili, invece, come sottolinea ilTempo, l’accusa a Roma è più pesante.

Qualcuno scrive: "È la guerra dei soldi e l’Italia non vuole far perdere i due milioni di dollari alla sua azienda. Ma pagherà un caro prezzo". Gli jihadisti, dunque, si preparerebbero ad attaccare il nostro contingente che però, ha spiegato ieri il ministro della Difesa Roberta Pinotti, non va a Mosul "per combattere, bensì a compiere interventi per preservare la diga, un’infrastruttura fondamentale per il futuro dell’Iraq, che se abbandonata rischia di provocareungravedannoambientale".

I nostri 500 militari, ha aggiunto, "andranno a proteggere il lavoro dell’impresa italiana che compirà il lavori sulla diga", che si trova sul fiume Tigri ed è considerato la più grande in Iraq e la quarta in Medio Oriente.

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