Spuntano foto hard: i misteri sulla morte di Giulia volata giù da un ponte

I parenti della ragazza, unici ad essersi costituiti come parte civile nel processo in corso, continuano a non credere all’ipotesi del suicidio

Spuntano foto hard: i misteri sulla morte di Giulia volata giù da un ponte

La famiglia di Giulia Di Sabatino, la 19enne volata giù da un ponte a Tortoreto, in provincia di Teramo, nel 2015, chiederà la riapertura del caso. I parenti della ragazza, unici ad essersi costituiti come parte civile nel processo in corso, continuano a non credere all’ipotesi del suicidio. Per loro, Giulia è stata assassinata. La giovane donna fu trovata morta nel mese di settembre di quasi sei anni fa sotto il cavalcavia dell’autostrada A14. Immediatamente partirono le ricerche degli inquirenti e sotto accusa per istigazione al suicidio finirono Francesco Giuseppe Totaro e altre due persone. Le posizioni dei tre indagati furono successivamente archiviate. Oggi, nel processo al Tribunale di Teramo, Totaro risulta ancora imputato per induzione alla prostituzione minorile e pornografia minorile.

I giudici dovranno scoprire se alcune foto pornografiche ritrovate nei dispositivi informatici dell’uomo hanno a che fare con la misteriosa morte dell’allora 19enne. Si tratta di oltre 134mila file che Totaro aveva cancellato, immagini e video di rapporti sessuali tra l’indagato e Giulia. In attesa che il processo vada avanti, intanto, le amiche e una cugina della 19enne, nel 2015 minorenni, hanno cominciato a raccontare ai giudici il loro rapporto con Totaro. Come riporta il quotidiano Il Messaggero, le ragazze hanno specificato in tribunale che l’uomo avrebbe chiesto loro di consegnargli immagini dei loro corpi nudi. “Giuseppe – ha dichiarato una delle donne - aveva una natura disturbata che ogni tanto veniva fuori e per questo poi ho voluto chiudere con lui”.

Giochi erotici, ma senza amore, quelli che sarebbero andati in scena tra Totaro e le ragazze; un giro perverso di relazioni malate su cui i giudici intendono fare luce. L’uomo avrebbe attirato l’attenzione delle giovani donne con regali, feste, giri in barca e tanti soldi.

È stata proprio la cugina di Giulia a confessare di aver saputo da una ragazza che Totaro per un rapporto sessuale sarebbe arrivato a pagare anche mille euro. Tutti questi elementi entreranno, con molta probabilità, nel processo in corso. I familiari della 19enne scomparsa non si danno pace e intendono andare fino in fondo per scoprire i reali motivi della morte di Giulia.

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