Il mondo della politica si stringe intorno alla famiglia di Marchionne e alla Fca

Cordoglio unanime dalle forze politiche per la scomparsa dell'ex ad di Fca, Sergio Marchionne, morto in una clinica di Zurigo

Il mondo della politica si stringe intorno alla famiglia di Marchionne e alla Fca

Profonda commozione per la morte di Sergio Marchionne, ex ad di Fca e Ferrari. Appena uscita la notizia sulle agenzie di stampa le commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera hanno fatto un minuto di silenzio: la richiesta è arrivata durante i lavori sul decreto Dignità. Al termine dei 60 secondi i deputati hanno rivolto un applauso alla memoria del manager.

"La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali", afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Desidero in questo momento anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro. Marchionne - sottolinea Mattarella - ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione. Marchionne non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro. Marchionne ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese".

"Esprimo il cordoglio mio e di tutto il governo per la scomparsa di Sergio Marchionne - scrive in una nota il presidente del Consiglio Giuseppe Conte - Le mie sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari".

"Onore a un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto - dichiara il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini -. Un pensiero ai familiari di Sergio Marchionne e un augurio a chi ha l’onore e l’onere di prendere il suo posto".

"Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati - scrive su Twitter l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni -. E per l’orgoglio italiano portato nel mondo".

"Siamo vicini alla famiglia e agli amici - dice il presidente della Regone Piemonte, Sergio Chiamparino - con lui scompare la figura di un manager lungimirante e innovativo, che ha saputo dare un futuro all'industria automobilistica italiana e internazionale. Ribadisco il nostro impegno a lavorare affinché Torino e il Piemonte rimangano centrali nel sistema Fca, valorizzando competenze, professionalità e centri di ricerca del più importante distretto automotive italiano".

"Esprimo il cordoglio di tutto il Partito democratico per la scomparsa di Sergio Marchionne - scrive su Twitter il segretario dem Maurizio Martina -. Con lui se ne va un protagonista coraggioso dell’Italia nel mondo".

"Siamo vicini ai familiari di Sergio Marchionne ai quali va il nostro abbraccio più sincero - si legge in una nota congiunta dei capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli - Rispetto per il ruolo che Marchionne ha avuto in questi anni di indubbio protagonismo sulla scena economica internazionale".

"Un uomo visionario, coraggioso e innovativo - scrive su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera - che ho avuto l’onore di conoscere qualche anno fa a Torino. Ha reinventato la nuova Fiat rilanciando l’Italia nel mondo. Il nostro Paese gli deve davvero tanto".

"Perdiamo un manager, un uomo di impresa, un grande italiano che ha dato lustro al Paese nel mondo con il suo lavoro, la sua tenacia, le sue intuizioni - dichiara Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato - Un uomo che entrerà al pari di altri grandi dirigenti del Lingotto nella storia della Fiat. I senatori di Forza Italia si stringono attorno ai suoi familiari in questo momento di dolore, e sono vicini alla famiglia Agnelli-Elkann che ha affrontato con tempestività, coraggio e la necessaria freddezza la più difficile successione mai registrata al vertice dell’azienda".

"Ha difeso imprese, tutelato lavoro, vinto sfide gigantesche - scrive in un tweet il senatore Maurizio Gasparri (FI) - un protagonista da ricordare e rispettare. Tacciano gli sciacalli".

"Il primo pensiero va all’uomo, alla sua famiglia, ai suoi cari ai quali rivolgo le mie condoglianze in questo momento così doloroso", dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. "Ho avuto occasione di conoscerlo ricavandone il senso di una persona di grande levatura. Di certo - aggiunge - ha scritto la storia dell’imprenditoria nazionale e internazionale e con lui se ne va un punto di riferimento dell’Economia con la E maiuscola che non sarà facile sostituire"

"Provo disgusto - scrive Matteo Renzi su Twitter - per chi ancora oggi ha insultato sui social un uomo che stava morendo. Un abbraccio affettuoso alla famiglia di Marchionne. La terra gli sia lieve". Poi ha rilanciato un tweet che aveva scritto alcuni giorni fa, appena uscita la notizia delle gravi condizioni del manager: "Marchionne è stato un grande protagonista della vita economica degli ultimi 15 anni. Con lui ho condiviso molte scelte, discusso sempre, litigato talvolta. È riuscito a dare un futuro alla Fiat, quando sembrava impossibile. Ha creato posti di lavoro, non cassintegrati #chapeau".

«Sincere condoglianze ai familiari, ai suoi amici e colleghi", afferma Stefano Fassina di Liberi e Uguali. "Al di là delle valutazioni sulle scelte in ambito aziendale e sulle conseguenze sui lavoratori, rispetto assoluto per la persona e riconoscimento della sua straordinaria professionalità e dedizione al lavoro".

"Con Marchionne l'Italia, l'industria e il mondo del lavoro perdono un grande uomo - dichiara Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Noi con l'Italia -. Ora la riflessione sulla sua opera, sul salvataggio della Fiat, sull'innovazione delle relazioni industriali possa far fare a tutti noi quel passo avanti di cui il Nostro Paese ha estremamente bisogno".

"È stato un gigante - scrive su Twitter il presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci - ha innovato, ha portato la Fiat fuori da una crisi che sembrava senza via di uscita, ha creato posti di lavoro e come è normale ha fatto anche errori. La sua visione, il suo operato resteranno nella storia".

"Ci ha lasciato un manager globale, tenace e carismatico - afferma il sindaco di Torino, Chiara Appendino - uno degli uomini che più hanno segnato la storia economica del nostro Paese negli ultimi anni. A lui il merito maggiore dell’aver portato l’industria dell’auto italiana a superare il momento forse più difficile della propria storia, intuendo che solo una dimensione internazionale le avrebbe garantito un futuro solido. Gettando lo sguardo tra Torino e Detroit ha saputo vedere e cogliere nella crisi di due società quelle opportunità che, attraverso la costituzione di Fca, si sono poi tradotte in sviluppo e rilancio. Le più sincere condoglianze ai familiari di Sergio Marchionne, alla famiglia Agnelli e a tutte le persone a lui vicine".

"Un capitano d'impresa lungimirante, un uomo di visione lunga, una persona coraggiosa - afferma Piero Fassino, deputato del Pd ed ex sindaco di Torino -. Così ho conosciuto Sergio Marchionne colpito da un destino davvero malvagio e ingiusto. Con commozione mi unisco al dolore della famiglia e dei tanti che oggi ne piangono la perdita. Senza la sua determinazione e la sua capacità né Fiat, né Chrysler - continua - avrebbero conosciuto la rinascita realizzata con Fca garantendo a centinaia di migliaia di lavoratori un lavoro sicuro. Ci lascia - sottolinea - la testimonianza di chi sa che per farcela bisogna osare, sfidare le convenienze, andare oltre gli schemi, innovare senza paura ciò che si deve cambiare. Ci ha insegnato - conclude - che se una cosa la sogni, la puoi fare".

"Esprimo il mio dolore, e il cordoglio alla famiglia, per la scomparsa di Sergio Marchionne - afferma in una nota il senatore della Lega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato -. In passato ho più volte pubblicamente criticato le sue scelte da manager e i suoi metodi, ma sonoaddolorato per la sua scomparsa. L’Italia perde comunque un grandepersonaggio che ha scritto un’importante pagina della storia recente e haprofuso un grande impegno nella sua attività manageriale. Oggi preghiamo perl’uomo venuto a mancare: non è oggi il giorno delle critiche al manager e aquello che ha fatto con la Fiat".

"La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne mi addolora - dichiara l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi -. La sua morte ci priva di un interlocutore di grande capacità tecnica e di raffinata intelligenza politica. Ricordo l’empatia immediata che le sue lezioni suscitavano negli studenti della Brown University e l’attenzione che sapeva catturare con il suo atteggiamento diretto e coinvolgente.

A questo - prosegue - si associavano in lui rigore, grande spirito di volontà e una straordinaria capacità di lavoro con cui ha saputo affrontare la sfida, non facile, dell’industria automobilistica. Il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi figli e a tutti coloro che gli hanno voluto bene".

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