Multato per i calendari di Mussolini. Il giudice: "Opera di ingegno"

Vinicio Morzenti vendeva calendari di Mussolini nel suo bar. Era stato multato. Il giudice di pace ha revocato la sanzione perché sono "opere di ingegno"

Multato per i calendari di Mussolini. Il giudice: "Opera di ingegno"

Esporre calendari del Duce e bandiere con l'aquila fascista non è più un reato. A dirlo è il giudice di Pace Angel Bungaro di Bergamo. Nel luglio del 2015 i vigili avevano affibbiato una multa a Vinicio Morzenti, per 12 anni titolare del bar "Colazione da Tiffany" di via San Bernardino. La sua colpa non era stata tanto quella di esporre simboli del Ventennio, ma l'aver messo in vendita alla modica cifra di 4 euro i calendari di Mussolini.

Per i vigili quella si trattava di vendita illegale, perché il bar non aveva l'autorizzazione a vendere oggetti di cartoleria all'interno del negozio. Il conto era salato: multa da 5 mila euro, ridotta con il ricorso a 2.582 euro. Nel frattempo il bar di Morzenti è fallito a causa di problemi con l'affitto, dopo essere finito nel mirino di antifascisti e polemiche politiche. La giustizia è arrivata solo al secondo ricorso. Come scrive ilCorriere, la mula è stata annullata dal giudice di pace perché "la norma scelta dai vigili 'non si applica' a chi vende 'opere di ingegno con carattere storico (attiene alla rievocazione di un periodo storico del nostro paese)'.E così il barista non dovrà pagar nulla. Tutto dimenticato.

In realtà Morzenti si è salvato anche perché i vigili nella multa hanno parlto genericamente di "calendari in vendita", senza indicare che sulla copertina c'era l'immagine di Benito Mussolini: "L’Autorità è stata lacunosa riferendosi in genere a “calendari in vendita” - ha scritto il giudice di pace - senza approfondire la matrice storico-ingegnosa degli stessi. In tale quadro non è stata in grado di contrastare energicamente gli assunti difensivi del ricorrente".

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