Brutte notizie per gli automobilisti d’Italia, da oggi graverà sui loro portafogli un nuovo balzello. Le spese di notifica delle contravvenzioni recapitate da Poste Italiani, infatti, hanno subito un rincaro del 40 per cento. Così la spedizione dei classici plichi da 20 grammi non costerà più 6,70 euro ma 9,50.
Ad annunciare le novità è Il Messaggero, ha raccolto il campanello d’allarme suonato dall’Asasp, l’associazione dei sostenitori e degli amici della polizia stradale, secondo cui – in molti casi – le spese di notifica andranno ad eguagliare quelle della contravvenzione stessa. Un salasso che riguarda anche gli atti giudiziari, dovuto alla scelta governativa di reintrodurre nell’ultima legge di Bilancio la Can, ossia la comunicazione di avvenuta notifica. Il solo modo per aggirare il balzello è quindi aprire una casella Pec che, dal 2018, si è andata ad affiancare alla consueta procedura di notifica “fisica”.
Questa è solo l’ultima stangata che si abbatte sugli automobilisti, già colpiti dall’adeguamento delle sanzioni amministrative
all’inflazione (del 2,2 per cento). Così, tanto per fare qualche esempio, l’eccesso di velocità pari o inferiore a 10 chilometri orari è passato da 41 a 42 euro, mentre quello fra 10 e 40 chilometri orari da 169 a 173 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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