Tre mesi fa il morso, ieri la morte. Per Massimo Stara si è così rivelata fatale la puntura di un "ragno violino" che lo aveva colpito mentre stava lavorando a Capoterra, in provincia di Cagliari, alla costruzione della casa dove sarebbe andato a vivere con la moglie e i due figli. Questo tipo di aracnide, noto anche come Loxosceles rufescens, è estremamente velenoso e in Europa ha già fatto un altro morto. Nel novembre 2015, a Catanzaro, una signora di 65 anni è stata stroncata dopo un morso al dito medio.
Il ragno violino appartiene alla famiglia Sicariidae ordine Araneae. Un nome questo che deriva dal latino sicarium e che significa, appunto, sicario a indicare la pericolosità di questo insetto. Per Stara è stato, infatti, fatale. Sabato notte, come ricostruisce l'Unione Sarda, la situazione è precipitata nonostante il morso risalisse a ben tre mesi fa. In questo lasso di tempo, infatti, il veleno del regno gli aveva danneggiato il fegato, i polmoni e i muscoli. Nonostante questo particolare tipo di aracnide sia diffuso in tutta l'area mediterranea (e quindi anche in Italia), l'antidoto è disponibile soltanto in Brasile.
Il ragno violino, il cui corpo è generalmente lungo otto millimetri e che le sue lunghe zampe arriva a misurare anche 4 centimetri, si nasconde nell'incavo degli alberi ma può anche trovarsi nelle cantine delle nostre casa.
Come spiega il Corriere della Sera, non è un animale aggressivo ma è particolarmente velenoso: "Il morso non è doloroso, ma nel giro di poche ore la parte colpita inizia a gonfiarsi e a fare male a causa delle tossine che provocano la necrosi dei tessuti - spiega Paolo Virtuani - nei casi più gravi si può arrivare all'amputazione dell'arto colpito". In alcuni casi, come è stato per Massimo Stara, si arriva anche alla morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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