Il Rione Traiano si conferma terra di frontiera. Il popoloso quartiere napoletano, a due passi da Fuorigrotta, è stato ancora una volta il teatro di un violento agguato di camorra. La vittima si chiamava Angelo Ranieri e aveva 38 anni. L'uomo, da non molto tempo, aveva lasciato la sua abitazione al centro storico, dove viveva con la madre, per trasferirsi nel popoloso quartiere della Municipalità IX di Napoli, dove alloggiava insieme ad altri parenti. Le ricostruzioni degli inquirenti affermano che Ranieri è stato raggiunto da diversi proiettili al torace e all'addome. Le ferite erano gravissime e, il primo a soccorrerlo, è stato il fratello; che lo ha immediatamente trasportato all'ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Dall'ospedale di Via Terracina comunicano che il decesso è avvenuto a causa delle irrecuperabili ferite che hanno compromesso numerosi organi interni, soprattutto la milza.
Il raid, a quanto pare, è avvenuto intorno alle ore 23. Al Rione Traiano, un così grave delitto, è molto più di una triste consuetudine, quasi una condanna incancellabile. Si spara, si uccide. Troppo spesso quando, proprio in quei terribili attimi, le persone si recano a lavoro e i bambini vanno a scuola. O, ancora, nelle ore in cui i ragazzi scendono in strada per trascorrere qualche ora di svago nei numerosi bar e locali che caratterizzano il quartiere.
Proprio lì, al Rione, morire è fin troppo facile e le istituzioni se ne disinteressano; quasi come se delegassero la gestione del quartiere ai clan. Una strada, questa, non più percorribile. I tanti onesti che abitano al Rione Traiano non possono più essere schiavi della camorra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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