Negli Usa torna il motto «più grande è meglio»

La crisi, che negli Usa è da tempo superata, non ha cambiato le abitudini degli automobilisti americani che, con il Pil in continua ascesa e la benzina ai minimi storici, tornano in massa a guardare ai pick-up extra large e a muscle car avide di carburante, mentre crollano le vendite di ibride e le elettriche, se non ci fossero la Tesla e la California, sarebbero ormai una specie in via d'estinzione. Al Naias, il Salone dell'auto in svolgimento a Detroit, spopolano autentiche icone del ritrovato spirito bigger is better , come, per esempio, la Shelby Gt350 R Mustang di Ford con il suo V8 da 599 cv, ma è sempre sullo stand dell'Ovale Blu che troneggia quella che fino a oggi è l'auto più ammirata del Salone, bella da levare il fiato: la concept Gt 40 che porta una sigla che riappare periodicamente, e per tirature limitate, a rinnovare i fasti di un modello che ci riporta agli epici duelli nel Campionato Marche di oltre mezzo secolo fa, con quella Ferrari che Henry Ford II avrebbe tanto voluti possedere.

La Gt40 dimostra che Ford non sa fare soltanto vetture di grandi volumi o colossali pick-up, ma anche supercar capaci di sfidare senza alcun complesso di inferiorità le Gt made in Italy. La versione di serie, con 605 cv sotto al cofano, arriverà a fine 2016 in occasione del 60° anniversario della prima Gt40.

Terzo nella «top ten» delle auto più vendute in Usa nel 2014, subito alle spalle dei pick-up Ford F150 e Chevrolet Silverado, il pick-up Ram 1500 di Fca si è presentato a Detroit nell'esuberante versione Rebel subito riconoscibile grazie a una dotazione di accessori che riescono a rendere ancora più aggressiva la naturale grinta di un Ram. Per il Rebel motori di taglia texana: V8 5.7 da 395 cv e V6 3.6 da 305 cv che fa 25 miglia con un gallone di benzina (10 km/litro). Ma il successo crescente di Ram 1500 è comunque legato anche alle versioni equipaggiate del turbodiesel V6, 3.0, prodotto dalla Vm di Cento, un «ecodiesel» che sta facendo scoprire il gasolio agli americani e che consente a Fca di alzare la percorrenza media delle sue vetture in Usa.

Sullo sfondo dell'entusiasmante scenario del Naias si intravedono infatti i target della norma Cafe che fissano la percorrenza media di una gamma a 34,1 miglia/gallone per il 2016, un target da paura visto che quella registrata per le auto vendute lo scorso anno si è fermata a 23 miglia.