"Un delirio in spiaggia" E il sindaco la chiude: "Rispondo penalmente"

Il fatto è accaduto a Pulsano. Il sindaco: "Il governo ci dia una mano o abbia il coraggio di dire che torniamo liberi come prima"

"Un delirio in spiaggia" E il sindaco la chiude: "Rispondo penalmente"

Una nuova ordinanza del sindaco, Francesco Lupoli, chiude l'accesso al mare per un'altra settimana. Il fatto è accaduto a Pulsano, un piccolo Comune in provincia di Taranto, in Puglia. Nell'ultimo week end di maggio anche qui le spiagge, come nel resto d'Italia, sono state prese d'assalto. Le temperature lo permettevano e così "è stato un delirio" come ha specificato il primo cittadino a ilGiornale.it.

Il video parla chiaro, un bar in spiaggia, musica in sottofondo, da un lato le palme, dall'altro il mare piatto, l'occasione ideale per un aperitivo. Tantissimi i giovani che, come si vede nelle immagini, consumavano bibite e chiacchieravano a meno di un metro di distanza e senza indossare le mascherine. "È difficile controllare tutti, il nostro Comune ha solo una pattuglia di polizia locale per otto chilometri di litorale e i locali non hanno personale a sufficienza per far rispettare il distanziamento" continua Lupoli.

Non solo, ma come ci fa sapere il sindaco di Pulsano, ora la responsabilità penale (in merito agli assembramenti sul suolo pubblico e sulle spiagge) è dei sindaci, quindi "dato che nessuno rispetta le regole, ho deciso di chiudere l'accesso agli arenili, alle spiagge e alle scogliere, anche per riorganizzare gli spazi". In sette giorni, infatti, l'amministrazione comunale provvederà a dividere le aree con dei semplici paletti e corde e saranno, in questo modo, divise le zone del solarium (dove sarà possibile sdraiarsi sui lettini o sui teli), dalle zone con gli ombrelloni, tutti a distanza. "È una questione di responsabilità." sottolinea Lupoli. Bisognerà, inoltre, stabilire le regole per tutti quei bar che hanno l'accesso alle spiagge per evitare assembramenti come quelli del video.

Il problema principale, stando alle parole del sindaco, è che manca l'aiuto da parte del Governo centrale, "che dia una mano ai Comuni o che abbia il coraggio di dire che torniamo liberi come prima" ha specificato al telefono il primo cittadino pugliese che nella nuova ordinanza pubblicata sul sito del Comune ieri sera, al termine di un week-end di fuoco, concede l'accesso al mare solo "per lo svolgimento in forma amatoriale ed individuale di sport acquatici (vela, canoa, canottaggio, surf, windsurf e kitesurf) ed esclusivamente per lo svolgimento di pesca sportiva e ricreativa". Chi effettua la pesca, inoltre, deve portare con sè una copia dell'abilitazione all'esercizio.

Non solo, a far prendere una decisione così drastica al sindaco di Pulsano, anche l'ultima ordinanza della Regione Puglia che solo ieri sera ha apportato ulteriori modifiche ai regolamenti per l'accesso al mare. Nella nuova direttiva di Michele Emiliano è necessario "assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno dieci metri quadri per ogni ombrellone.

Deve essere garantito, nell'ambito dello spazio tra gli ombrelloni, il passaggio che consenta di raggiungere comodamente la riva o i servizi comuni. - inoltre - Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo".

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