Lo scenario del ritorno di alcune misure restrittive d'estate non è certamente una bella immagine ma è quel che potrebbe accadere se i nuovi contagi con Omicron e Omicron 2 non riusciranno a essere contenuti con la fine graduale delle restrizioni dal 1° aprile in poi. È lo scenario tutt'altro che roseo prospettato da Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e professore di Igiene all'Università Cattolica di Milano. In un'intervista al Messaggero, l'igienista spiega che la circolazione del virus "non è solo forte ma anche in crescita" e che, alla luce dei dati attuali, "già a maggio ci troveremo a fronteggiare un momento delicato perché con l’eliminazione delle mascherine anche al chiuso e la liberalizzazione dei comportamenti è probabile che una risalita dei contagi ci sarà".
Cosa succederà d'estate
Come ha già prospettato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, anche Ricciardi sottolinea al quotidiano romano come le misure restrittive saranno adattate all'andamento della curva epidemica. Tradotto: va bene l'allentamento delle prossime settimane ma potrebbe non durare per sempre e saremo pronti a intervenire tornando al passato in situazioni di criticità. Un esempio di dietro-front lo abbiamo dall'Austria, che ha già reintrodotto l'obbligo di mascherina in tutti i luoghi al chiuso dopo l'aumento dei contagi e delle ospedalizzazioni nel Paese. "Lo scenario e le dinamiche sono chiaramente simili - aggiunge il consulente di Speranza - io resto del parere che noi dovremmo tenere le mascherine al chiuso (da maggio non più obbligatorie ndr) almeno fino a giugno", aggiungendo che questa decisione dovrà essere presa più in là dal governo. "Lo stesso penso varrà per il Green pass per i luoghi al chiuso e affollati. Ma ripeto, si deciderà al momento opportuno".
"Picco tra giugno e luglio"
Walter Ricciardi spiega che il turismo estivo potrebbe essere messo a dura prova dall'eventuale aumento dei contagi nei mesi clou degli spostamenti e dei viaggi, oltre che delle ferie degli italiani. Il motivo è sempre lo stesso: eliminare del tutto l'uso delle mascherine a maggio porterà a una risalita della curva epidemica "il cui picco è prevedibile proprio tra giugno e luglio". Anche se d'estate l'aria aperta e il caldo favoriscono, normalmente, una circolazione virale molto più bassa, "rispetto agli anni scorsi anche la bella stagione nasconde delle insidie", aggiunge.
I rischi con Omicron 2
Inevitabile non parlare anche di Omicron 2, la subvariante che preoccupa come e di più rispetto alla "sorella" originale che si è diffusa in pochissimi mesi da novembre 2021. "Questa variante è più contagiosa, con il risultato che ora il Sars-Cov-2 ha una contagiosità paragonabile a quella del morbillo e ogni persona ne contagia 15 o 16": nasce da qui l'ipotesi di reintrodurre restrizioni anti-Covid "in caso di necessità". L'esperto, però, tiene a tranquillizzare dal punto di vista delle ospedalizzazioni: Omicron 2 non aggiunge alcuna preoccupazione in più rispetto alla precedente. "Tuttavia è chiaro che se viene lasciata dilagare porterebbe ad un aumento dei ricoveri, ma sono certo che non lo faremo".
"Gestione ottimale"
Al Messaggero, Ricciardi ha elogiato l'operato del governo Draghi che si è caratterizzato per una "gestione ottimale della campagna vaccinale" che è la stata la svolta "che oggi ci permette di essere più tranquilli".
Con la chiusura della struttura commissariale, il suo auspicio è che posssa rimanere tutto più o meno così senza disuguaglianze "nelle possibilità offerte ai cittadini". Nonostante lo scioglimento del Cts e l'addio di Figliuolo, Ricciardi rimarrà al suo posto come consulente per la pandemia al ministero della Salute.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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