Niente più carcere per Fabrizio Corona, l'ex re dei paparazzi può continuare a scontare il resto dei suoi anni di pena, con il prolungamento di qualche mese, in affidamento in prova ai servizi sociali.
È quanto ha deciso il gip di Milano, Ambrogio Moccia. Il giudice ha deciso che Corona deve ancora scontare poco più di cinque anni, otto mesi in più rispetto al precedente calcolo sul cumulo delle pene. Ambrogio Moccia ha accolto la tesi del pm Paolo Biondolillo che aveva chiesto di riconoscere la continuazione tra l'estorsione per il caso Trezeguet e la bancarotta della sua società "Fenice". Si è opposto, invece, alla continuazione con il reato di corruzione di un agente di polizia giudiziaria. Mentre la richiesta della difesa, secondo la quale ci sarebbe stata la continuazione tra tutti i reati, è stata respinta. Per questo i mesi sono aumentati.
Dopo al decisione del giudice che gli permette di proseguire l'affidamento in prova, Fabrizio Corona ha confidato a chi gli è vicino di essersi "tolto un gran peso dopo la grande preoccupazione" che lo aveva accompagnato in questi giorni. Nell'udienza del 21 settembre in cui si era discusso della continuazione dei reati, l'ex fotografo aveva chiesto al giudice di fargli "continuare il percorso di recupero in affidamento ai servizi sociali". E così è stato.
Il gip, per spiegare la decisione con la quale gli evita il carcere a Corona, ha fatto riferimento alla tossicodipendenza dell'imputato.
"Un ulteriore incidenza argomentativa - spiega il giudice - nel senso della (qui ritenuta) sussistenza di continuazione fra i reati riveste la condizione di tossicodipendenza che (provatamente) ha condizionato, contribuendo a causare, le condotte delittuose di Corona".
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