"Noi poliziotti sempre in pericolo, ma non ci faremo intimorire"

Il sindacato Coisp di polizia elogia i due agenti che hanno ucciso il terrorista di Berlino ma denuncia il "dilagante fenomeno delinquenziale"

"Noi poliziotti sempre in pericolo, ma non ci faremo intimorire"

"Non ci facciamo intimorire". Ed è vero, è così. Quando un poliziotto esce di casa per andare in servizio sa che potrebbe succedere di tutto, ma è pronto. Magari, come successo stanotte, puà accadere di trovarsi di fronte Anis Amir, il terrorista islamico di Berlino, e allora bisogna avere la freddezza di abbatterlo.

Il sindacato di Polizia Coisp si è subito espresso "preoccupazione" per le condizioni di Luca Scatà e Cristian Movio, i due agenti eroi di stanotte. Ma anche per la situazione del milanese, dove la criminalità è tanta e gli sforzi delle forze dell'ordine enormi. "Questo - si legge nel comunicato - è l'epilogo di una ben più grave situazione sociale che nella provincia Milanese si sta palesando e che purtroppo ci fa riflettere sul fatto che lavorare sul nostro territorio è sempre rischioso".

"A Milano e nell'hinterland - spiega a ilGiornale.it Francesco De Vito, segretario generale provinciale del Coisp Milano - non è la prima volta che accadono simili fatti. Ormai siamo arrivati alla conclusione che un poliziotto quando esce in servizio non sa come rientra. Di certo questo è il nostro mestiere e nessuno di noi si fa intimorire. Ma la situazione deve tornare ad essere sotto controllo".

Colpa di un "dilagante fenomeno delinquenziale" che imperversa nelle città e mette in pericolo i cittadini, ormai esasperati dalla criminalità. "Il governo non può ignorare - conclude De Vito - che la polizia è costretta ad affrontare le reazioni sempre più violente di gente senza scrupoli senza i mezzi adeguati".

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