Cassazione: non c'è distanza minima fra autovelox e cartello

Una sentenza di Cassazione stabilisce che non vi è obbligo di distanza fra il dispositivo di rilevamento della velocità e il cartello (obbligatorio) che ne segnala la presenza agli automobilisti

Cassazione: non c'è distanza minima fra autovelox e cartello

Si rischia una rivoluzione su strade e autostrade nell'ambito delle multe elevate grazie all'autovelox.

Secondo una sentenza della Cassazione emessa appena ieri, non esiste alcuna distanza minima stabilita fra il dispositivo di rilevamento della velocità e il cartello di avviso da posizionare prima del dispositivo stesso, sia esso fisso o mobile.

Con la sentenza 9770 del 12 maggio, infatti, gli ermellini hanno ribadito come il decreto ministeriale del 2007 che impone l'obbligo di esporre un avviso, tramite segnale stradale o luminoso ma sempre ben visibile, non stabilisca alcuna distanza minima.

Negli anni, tuttavia, si è spesso sentito parlare

di una distanza minima di 400 metri che in realtà non esiste. Saranno nulli, dunque, tutti i ricorsi presentati dagli automobilisti che, in buona fede, credevano di essere stati multati in modo irregolare.

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