"Vogliono soldi in nero per tenere il reddito". Chiude bar senza personale

Il titolare ha offerto 1.300 euro per 40 ore di lavoro a settimana ma nessuno ha risposto all'annuncio. "Vogliono solo arrotondare il reddito di cittadinanza", ha spiegato uno dei gestori

"Vogliono soldi in nero per tenere il reddito". Chiude bar senza personale

"Chiuso per mancanza di personale, ma se sei barista e vuoi lavorare chiama, così potremo riaprire". Recita così il cartello esposto all'esterno del Caffè Terzi in piazza Aldrovandi, nel centro storico di Bologna. Stando a quanto riporta il sito di Repubblica, i titolari sono stati costretti a chiudere perché nessuno sembrerebbe interessato all'annuncio di lavoro: 1.300 euro per 40 ore a settimana. "Persone con la disoccupazione o il reddito di cittadinanza chiedono di poter lavorare 5-6 ore alla settimana in nero, per arrotondare", racconta all'Ansa Elena Terzi, uno dei gestori.

La chiusura del bar

E così una settimana fa, lo storico Caffè bolognese ha chiuso i battenti lasciando aperta solo la sede di via Oberdan (sempre in centro). Il motivo? La mancanza di personale. Pare che nonostante l'appello dei gestori a essere contatti da eventuali interessati all'offerta di lavoro nessuno si sia fatto avanti. "Personale non se ne trova, non rispondono nemmeno all'annuncio – spiega Elena Terzi -. Da quando è apparso il cartello, circa una settimana fa, abbiamo avuto solo una richiesta di appuntamento, da parte di una persona che poi non si è presentata. Abbiamo avuto qualche telefonata, ma di baristi esperti non se ne parla. Qualcuno che cerca lavoro ci ha contattato, ma spesso sono persone che hanno fatto il barista, ma per due mesi e tanto tempo fa".

L'annuncio di lavoro

L'annuncio di lavoro è chiaro e inequivocabile: 1.300 euro per 40 ore a settimana (6 ore al giorno). "Noi – dettaglia ulteriormente la titolare del bar – offriamo un'assunzione regolare come barista di quinto livello, con contratto collettivo nazionale del lavoro". Qualcuno avrebbe chiesto di avere il weekend libero, altri di lavorare part time finendo poi per declinare l'offerta.

Non solo: "Capita anche, alcune volte - conclude Elena Terzi - che persone con la disoccupazione o il reddito di cittadinanza chiedano di poter lavorare 5-6 ore alla settimana in nero, per arrotondare".

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