In arrivo altri 528 migranti su due navi Ong. È emergenza sbarchi

Intanto, la Guardia costiera tunisina ha bloccato cinque partenze via mare in diverse regioni del Paese, fermando in tutto 41 persone

In arrivo altri 528 migranti su due navi Ong. È emergenza sbarchi

Continuano, senza sosta, gli sbarchi di migranti in Italia. In mattinata sono previsti altri arrivi nel porto di Pozzallo, in Sicilia. In totale sono attesi 436 esuli, a bordo di due navi delle Ong: 344 sono sulla Sea Watch 3, compresi 118 minori, mentre 92 sono stati accolti a bordo dalla Mare Jonio di Mediterranea tra il 4 e 5 giugno scorsi. In questo caso i minorenni sono circa una trentina. A entrambe le imbarcazioni è stato assegnato il porto sicuro di Pozzallo dopo le richieste avanzate dalle due organizzazioni umanitarie. Le operazioni sono cominciate dopo le 8 e andranno avanti per diverse ore. Nell’ambito della lotta al fenomeno della migrazione irregolare, in ogni caso, nella notte tra il 7 e l'8 giugno, la Guardia costiera tunisina ha bloccato cinque partenze via mare in diverse regioni del Paese, fermando in tutto 41 persone.

A darne notizia è stato il portavoce della Guardia nazionale, Houssemeddine Jebabli sulla sua pagina Facebook, precisando che tra i fermati 14 sono risultati essere di diverse nazionalità africane. “Tutti i migranti sono stati denunciati alla magistratura”, è scritto nella nota inviata agli organi di informazione. "Noi dobbiamo accogliere chi merita, ma non possiamo accogliere tre quarti del mondo, appena potrò tornare a fare il ministro continuerò sulla strada che avevo intrapreso, ossia entra chi ha il permesso di entrare”.

Questo, invece, il commento sugli ultimi sbarchi del leader della Lega Matteo Salvini che si trovava a La Spezia per un comizio elettorale a sostegno del sindaco Pierluigi Peracchini, il quale cerca il secondo mandato. Salvini ha ricordato che oggi sarà in tribunale a Milano sul caso Rackete. “Alla fine – ha detto – a processo ci vado io.

Fosse stato un marittimo italiano invece che tedesco a fare tutto quello che ha fatto, non ne avremmo più saputo nulla, lo avremmo ritrovato in un fusto di birra. Ma questo non mi intimorisce e non mi fa cambiare idea”.

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