A pochi giorni dalle nuove linee guida dell'Ecdc sulla sicurezza a bordo degli aerei, l'Italia ha modificato la sua politica adottandone una più snella. Infatti, all'indomani della decisione dell'Agenzia europea sicurezza aerea di togliere l’obbligatorietà le mascherine a bordo a partire dal 15 maggio, l'Italia rientrava nei casi di eccezione, visto che da noi permane l'obbligo di indossare le mascherine a bordo dei mezzi pubblici fino al prossimo 16 giugno. Tuttavia, in pochi giorni è stato modificato tutto e ora l'obbligo permane solo a bordo dei voli nazionali.
È l'Enac a fornire un nuovo documento con il quale viene esplicitato il nuovo regolamento valido a bordo degli aerei nazionali e internazionali. A bordo dei voli nazionali non cambia niente: la mascherina Ffp2 resta obbligatoria per qualunque tratta, a prescindere dalla compagnia che la opera. Una norma che fa riferimento proprio all'obbligo di indossare il dispositivo di protezione individuale su qualunque mezzo di trasporto a fino al prossimo 16 giugno. La regola non è così definita per quanto concerne, invece, i voli internazionali. Qui, infatti, l'Enac ha deciso di adottare un approccio duplice, che tiene conto sia del Paese di destinazione che della compagnia che opera la tratta.
Il risultato è una norma che, oltre a essere confusionaria, risulta essere paradossale perché, su una stessa tratta, la mascherina risulta essere sia obbligatoria che non obbligatoria a seconda del vettore che la opera. Quindi, per esempio, se il vettore è italiano la mascherina continuerà a essere obbligatoria anche sulle tratte internazionali ma se, invece, si sceglie di volare con una compagnia straniera, di un Paese in cui le mascherine non sono più obbligatorie, allora anche a bordo potranno non essere indossate.
Inevitabile il caos negli aeroporti italiani, dove gli assistenti di terra e di volo sono chiamati a un lavoro supplementare per spiegare ai passeggeri le norme in vigore a bordo dei loro aerei. "Visto che si parte dall'Italia, e onde evitare possibili multe anche se il Paese di destinazione di arrivo non prevede l'uso di mascherina sui mezzi di trasporto, come ad esempio la Svizzera, continueremo a chiedere ai passeggeri di indossare il dispositivo Ffp2 sull'aereo", hanno spiegato i rappresentanti dei vettori europei nello scalo di Roma Fiumicino.
Intanto, in concomitanza con la nuova normativa Ecc, in Francia è decaduto l'obbligo di indossare la mascherina a bordo dei mezzi pubblici. In Germania, come annunciato dal ministro della Sanità, permane l'obbligo a bordo degli aerei ma anche dei treni e del trasporto pubblico fino al 23 settembre. Nel nostro Paese gli esperti continuano a chiedere prudenza.
"Se si sta in volo e si ha qualcuno col Covid nelle due file precedenti, nonostante il sistema di condizionamento si rischia il contagio. Secondo me, andare senza mascherina ora è ancora un po' rischioso", ha dichiarato Fabrizio Pregliasco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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