"Sfondateli di mazzate": gli sms dei carabinieri dopo l'omicidio di Cerciello Rega

Al processo nei confonti di Fabio Manganaro sono state depositate le chat tra i carabinieri dopo il fermo dei due americani condannati per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega

"Sfondateli di mazzate": gli sms dei carabinieri dopo l'omicidio di  Cerciello Rega

"Speriamo gli facciano fare la fine di Stefano Cucchi". È un estratto delle chat intercorse tra i carabinieri della caserma di via Selci dopo il fermo di Gabriel Christian Natale Hjorth, uno dei due americani (l'altro è Elder Finnegan Lee) condannati all'ergastolo per l'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega.

Il processo a Manganaro

Le conversazioni sono state depositate agli atti del processo nei confronti di Fabio Manganaro, il militare accusato di aver sottoposto Natale Hjorth a misura di rigore non consentita dalla legge (la benda sugli occhi del ragazzo durante l'interrogatorio). L'igegnere Sergio Civino ha ricevuto l'incarico dal pm Maria Sabina Calabretta di esaminare i dati (taffico telefonico e/o messaggi) contenuti nei dispositivi in uso ai militari dopo il fermo dei due giovani statunitensi.

È il 26 luglio 2019, Natale Hjorth e Finnegan Lee sono sospettati della morte di Mario Cerciello Rega, ucciso qualche ora prima in una via del quartiere Prati, a Roma. Un carabiniere scrive: "Ammazzateli più che potete" prospettando un pestaggio "alla Cucchi". Un altro risponde: "Non mi venite a dire: 'arrestiamoli e basta'. Devono prendere le mazzate. - continua - Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero quando fanno queste cose. Per carità, c'è gente che nonostante le difficoltà passate riesce ad integrarsi, a lavorare e a farsi una famiglia ma poi ci sono 'sti soggetti che sono come le bestie". Interviene un terzo militare: "Appena li hanno portati al Reparto Operativo ho buttato uno schiaffo a uno, poi mi hanno fermato i colleghi".

Le chat

Tra i partecipanti alla chat c'è anche un militare che commenta il bendaggio di Natale Hjorth: "una cavolata". Ma poi i toni s'infiammano nuovamente: "Li avete sfondati di mazzate?". E ancora: "Bisogna squagliarli nell'acido". Uno dei carabinieri accenna all' intervento eventuale dei sindacati: "Poi sta quello del Cobar... - scrive - ha detto che non si toccano". Risposta: "Ammazzate pure a lui. Che dito nel c...queste associazioni di m....".

Uno dei carabinieri ha annusato l'aria: "Li dovrebbe prendere un'altra stazione. - dice - C'è il rischio che appena sbagliano a parlare li pestate". "Pena di morte", chiosa un altro.

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