C'è una prova che potrebbe essere fondamentale per risolvere l'omicidio di Chiara Poggi, ma che ora non si trova più.
Il 13 agosto 2007, Chiara Poggi è stata uccisa nella sua villetta di Garlasco (Pavia). Dopo una serie di indagini e accertamenti, nel dicembre 2015, è stato condannato l'ex fidanzato Alberto Stasi. Ma a distanza di un anno, i legali della difesa e la mamma di Stasi hanno inviato un esposto alla Porcura di Pavia con nuove prove.
Nel carteggio, oltre alla ricostruzione dell'omicidio, ci sono anche i risultati del test del dna trovato sopra le unghie di Chiara. Il materiale organico analizzato non è di Alberto Stasi, ma di Andrea Sempio, un amico del fratello della Poggi. La Procura sta ancora studiando il materiale per capire se è possibile riaprire il caso, ma intanto, secondo quanto riporta Libero, ci sarebbe una prova importante che però è stata persa.
"Ci sono trentasei capelli trovati nella villetta di Garlasco dove è stata uccisa Chiara Poggi che potrebbero essere fondamentali per il delitto ma non si sa che fine abbiano fatto - si legge -.
In una prima analisi vennero definiti inutilizzabili perché privi del bulbo da cui si estrae il dna, ma ora alla luce della nuova perizia effettuata dalla difesa di Alberto Stasi, condannato a sedici anni di reclusione per omicidio, riporta il Tempo, quei capelli lunghi potrebbero portare alla vertià. Sempre che vengano ritrovati".Leggi di più sul caso Garlasco:
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