Nel corso dell’udienza davanti al Gup di Ragusa sul caso dell’omicidio del piccolo Loris, è stata depositata anche una integrazione dell’esame del medico legale Giuseppe Iuvara, a seguito dell’ultima versione dei fatti fornita da Veronica Panarello, che accusava il suocero Andrea Stival di avere ucciso Loris con un cavo Usb. Dall’integrazione si evince che le impronte sul collo del bambino non sono compatibili con quelle di un cavetto usb e non ci sarebbero punti di sovrapposizione. Sulla base di quelle accuse, il nonno del bimbo era stato indagato. Rigettata anche la seconda eccezione sollevata dall’avvocato di Veronica Francesco Villardita, il quale chiedeva che oltre ai periti del gup potessero essere sentiti in udienza anche i consulenti di parte. I consulenti della difesa della mamma del piccolo, accusata del delitto, hanno inoltre insistito sul referto neuroradiologico e in particolare sulla forma della sostanza bianca in un distretto encefalico; ma i periti del Gup sostengono che in assenza di una patologia psichiatrica non avrebbe rilevanza una integrazione del genere. I consulenti del papà del bimbo, Davide Stival, depositeranno delle osservazioni che "puntano su altri aspetti di perizia, ma che arrivano allo stesso risultato".
Nessuno sguardo tra Veronica e il marito che in una pausa di udienza, stretto nelle sue spalle risponde solo ad una domanda, la cerimonia organizzata per ricordare i 10 anni di Loris.
"È stato bello, commovente - dice stretto nelle sue spalle, Davide Stival - c’era anche mio figlio minore". Una cerimonia alla quale ha partecipato anche il suo avvocato Daniele Scrofani e nella quale sono stati liberati in cielo palloncini bianchi con messaggi degli amici di Loris.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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