Quello della professoressa Gloria Rosboch è per gli inquirenti un "omicidio diabolico". Alla base del delitto c'è il tentativo da parte due amantio di cancellare in modo tragico una truffa che aveva dato luogo ad una denuncia. La professoressa è stata strangolata lo scorso 13 gennaio. L'omicidio è avvenuto con l'uso di un laccetto. Al centro dell'omicidio c'è Gabriele Defilippi, 21enne che ha prima estorto con l'inganno 187mila euro alla Rosboch e poi ha conivolto Roberto Obert e la madre nell'omicidio. Quando i carabinieri lo hanno condotto i caserma, Defilippi è apparso spavaldo, sicuro di uscire in poche ore.
Poi ha incrociato lo sguardo di Obert e ha capito di non avere scampo. Defilippi però non ha confessato nemmeno a quel punto, e pur ammettendo di aver partecipato all'omicidio, ha accusato il complice fino al termine dell'interrogatorio finito alle 5, come ha fatto lo stesso Obert. L'autopsia conclusa sabato sera non può rilevare chi materialmente strinse il laccio che soffocò la donna. Ma una cosa è certa, uno dei due ha ucciso la donna. Da un lato quindi c'è De Filippi, che il procuratore capo di Ivrea, Giuseppe Ferrando ha definito "una personalità molto forte, in grado di convincere le persone a fare ciò che desiderava.Un personaggio complesso".
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