Omicron, ecco dove si concentrano i nuovi sintomi

Oltre ai classici sintomi simil influenzali, vengono segnalati numerosi rush cutanei ai danni della pelle: ecco quali sono le zone maggiormente colpite dalla variante Omicron

Omicron, ecco dove si concentrano i nuovi sintomi

I nuovi sintomi che provoca la variante Omicron li abbiamo descritti sul Giornale.it pochi giorni fa: otto sono quelli che possono colpire gli adulti, fino a 12 quelli sui bambini a cui prestare attenzione. Ce n'è uno, però, che accomuna le due categorie ed è diverso dai classici febbre, tosse e mal di gola e riguarda la pelle.

Dove spuntano eruzioni cutanee

I pazienti colpiti da questo nuovo sintomo, molto raro se non nullo con le precedenti varianti, segnalano strani rash cutanei soprattutto su mani, piedi e gomiti: si tratta di una specie di irritazione circoscritta a piccole aree, che provoca prurito e si mostra abbastanza irregolare. La durata, così come vale per la gravità della malattia, è soggettiva ma può rimanere sulla pelle anche per diverse settimane. Sebbene possa colpire qualsiasi parte del corpo, è più frequente sulle zone appena citate.

Ma c'è anche una seconda tipologia di eruzioni cutanee simili all'orticaria, che si caratterizza per la comparsa di bolle che causano prurito ed hanno una colorazione dal rosa pallido al rosso intenso. Ebbene, quest'altro sintomo della pelle è stato segnalato in chi è stato affetto da Covid-19 e descritto anche come simile al gelone, sintomo che accade quando una zona della pelle è continuamente esposta a freddo e ambienti umidi. Come riporta Il Messaggero, possono comparire macchie o rigonfiamenti dolenti che hanno una colorazione viola o rossa, rotondeggianti, "diffusi soprattutto sulle dita dei piedi, a livello della pianta in particolare sui lati e sul tallone".

La "durata" di Omicron sulla pelle

Avevamo anche parlato di uno studio che conferma, probabilente, quanto accade in alcuni pazienti: la variante Omicron vive più a lungo sulla pelle di qualsiasi altra variante precedente. Nello specifico, è stato osservto che il virus può rimanere attivo fino a 21 ore sulla pelle e per ben 8 giorni sulla plastica, il triplo del tempo del virus di Wuhan. Da qui possono arrivare risposte importante circa la velocità di diffusione di questa variante che non ha precedenti nella storia. Da qui possono arrivare risposte importante circa la velocità di diffusione di questa variante che non ha precedenti nella storia. "Lo studio ha mostrato che Omicron ha la più alta stabilità ambientale tra le varianti, ciò suggerisce che questa caratteristica possa essere uno dei fattori che hanno permesso alla variante Omicron di sostituire la variante Delta e di diffondersi con molta rapidità", affermano i ricercatori della Kyoto Prefectural University of Medicine.

Addirittura, sulla plastica può resistere fino a 193 ore, in pratica 8 giorni: Alpha, Beta, Gamma e Delta sopravvivevano sul polistireme

(plastica) rispettivamente 56 ore, 191,3 ore, 156,6 ore, 59,3 ore e 114,0 ore. Tutti questi, rappresentano ottimi motivi in più per igienizzare spesso le mani e mantenere alta la guardia: l'emergenza Covid non è ancora finita.

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