Doveva essere un intervento alla vescica senza complicazione e invece un pensionato ci ha rimesso la vita. Un'infezione lo ha colpito e ucciso, dopo essere stato rimpallato tra ospedale e clinica.
Del caso possibile malasanità ne parla Il Messaggero, raccontando come ora siano indagati – per omicidio colposo – ben tredici medici, tra la clinica Villa Betania e l'ospedale Cristo Re.
La vittima è un sessantenne, trapassato il 30 luglio dopo aver subito due operazioni: cistectomia totale, asportazione della vescica e anche della prostata.
La procura ha messo nel mirino l'intervento durato più di sei ora in clinica: la tempistica è sospetta perché troppo lunga. Oltre a questo, il paziente – trasferito al nosocomio, al reparto di terapia intensiva – sarebbe stato "trascurato" per troppi giorni prima del secondo intervento, resosi necessario per l'infezione sopraggiunta.
"Negligenze e imperizie", si legge nel capo di imputazione contro i medici del magistrato, che indaga a seguito della denuncia della vedova, che vuole giustizia. E sapere come e perché è morto suo marito.
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