Undici donne che hanno fatto parte, fino a poco fa, della redazione dell'inserto femminile e mensile de L'Osservatore Romano hanno abbandonato in polemica la testata vaticana. A capitanare quella che sembrerebbe avere le fattezze di una sorta di rivolta interna è la professoressa Lucetta Scarrafia, che si è detta contrariata per come sono andate le cose negli ultimi tempi. A contribuire alla decisione, potrebbe essere stato un parziale o un totale cambiamento di linea editoriale. I lettori ricorderanno come papa Francesco abbia da poco nominato il nuovo direttore, il professor Andrea Monda, già distintosi, tra le altre cose, per il ruolo svolto all'interno della Via Crucis dello scorso anno. Ma si può davvero parlare di modifiche così dirimenti per le ragioni di chi oggi decide di lasciare?
Il direttore Andre Monda, come riportato pure da Repubblica, ha già sottolineato di aver garantito "alla professoressa Scaraffia e al gruppo di donne della redazione la stessa totale autonomia e la stessa totale libertà che hanno caratterizzato l'inserto mensile da quando è nato...". La Scarraffia, dal canto suo, ha messo in evidenza la pubblicazione di contenuti distanti, se non controtendenti, rispetto alle posizioni espresse dal suo team nell'nserto in questione. Sullo sfondo sembra celarsi soprattutto un tema: le inchieste sugli abusi perpetrati ai danni delle consacrate di sesso femminile. Ma la Scaraffia ha parlato pure di deligittimazione e di scomparsa dal giornale. Il professor Monda, dal canto suo, ha fatto sapere che l'esperienza di "Donna Chiesa Mondo" non subirà scossoni.
La professoressa che ha deciso insieme alle sue colleghe di mettere la parola fine alla sua collaborazione ha anche inoltrato una lettera al Santo Padre.
Tra i virgolettati riportati, si legge quanto segue: "Gettiamo (noi undici donne, ndr) la spugna perché ci sentiamo circondate da un clima di sfiducia e di delegittimazione progressiva, da uno sguardo in cui non avvertiamo stima e credito per continuare la nostra collaborazione".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.