Scoperto e subito neutralizzato un ordigno bellico nell’Arsenale marittimo di La Spezia. L’operazione è stata condotta dai palombari del Gos, Gruppo Operativo Subacquei, in seno al Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare distaccati al nucleo Sminamento Difesa Antimezzi insidiosi.
La scoperta della bomba è avvenuta lunedì scorso durante alcuni lavori di manutenzione ordinaria alla banchina della calata nord dell’Arsenale spezzino. Gli operai della ditta impegnata nei lavori hanno rinvenuto, nell’area dove ormeggia di solito la Nave scuola Vespucci, un oggetto di metallo che è apparso, da subito, riconducibile a un bomba risalente all’ultima guerra mondiale. L’ordigno si trovava a circa settanta centimetri di profondità.
Subito i lavori della ditta sono stati sospesi e sono iniziate le verifiche. Che hanno dato esito positivo: quell’oggetto di metallo era davvero una bomba aerea, da cento chili, di produzione italiana, risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Quindi si è deciso di intraprendere, immediatamente, le operazioni per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area. E ieri, già alle otto del mattino, gli operai della ditta che avevano scoperto la bomba hanno potuto riprendere a lavorare. L’ordigno, infatti, era stato già rimosso e, con l’autorizzazione della Prefettura de La Spezia e nel rispetto delle normative e della tutela dei fondali e dell’ecosistema marino, ne è stata disposta la distruzione.
Con la bomba scoperta e neutralizzata in Liguria, la
Marina Militare ha già superato il “record” dello scorso anno. Dal primo gennaio del 2019, infatti, sono stati 49.464 gli interventi e le bonifiche portate a termine, con successo, dai palombari italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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