L'India, tre giorni fa, è stata scossa dalla notizia del ritrovamento del corpo senza vita di una bambina di due mesi. A suscitare raccapriccio nell'opinione pubblica locale è stato principalmente il fatto che il cadavere della bimba sia stato rinvenuto in un sobborgo di Delhi "dentro un forno a microonde". La polizia ha immediatamente aperto un’indagine per omicidio, ma la causa della morte della piccola non è stata ancora accertata. A fare partire le indagini delle forze dell'ordine sono stati alcuni operatori sanitari di un ospedale vicino alla zona di Chirag Dilli, a sud della megalopoli indiana, che hanno subito presentato agli agenti una denuncia riguardo al macabro ritrovamento. A effettuare per primo la terribile scoperta sarebbe stato un vicino di casa della famiglia della bimba. Il padre e lo zio della vittima gestiscono un piccolo negozio di alimentari al piano terra della loro casa. La famiglia della malcapitata era sempre sembrata, a detta dei residenti della zona, tranquilla e priva di problemi.
In base alle prime ricostruzioni, sul corpicino della bambina scoperta dentro il forno a microonde non sarebbero stati trovati segni di ustioni. Di conseguenza, tali indizi escluderebbero in automatico la tesi per cui la neonata sarebbe stata "arrostita". Gli investigatori stanno quindi cercando di rispondere alla domanda sul perché la bimba sia stata messa in quel forno a microonde.
I poliziotti stanno quindi ultimamente scandagliando il profilo psicologico dei genitori della vittima e avrebbero così scoperto che la mamma era rimasta "sconvolta per la nascita della bambina". La donna, che aveva con il marito già un figlio di 4 anni, avrebbe reagito così male alla nascita di quella bambina che avrebbe più e più volte "litigato con il marito" per questo motivo.
Lei, quando i vicini hanno dato l'allarme per il ritrovamento della bimba nel microonde, non aveva fatto altro che "chiudersi in casa", per venire poi ritrovata svenuta a terra accanto al figlio maggiore. Gli investigatori stanno ad oggi interrogando entrambi i genitori della vittima, nel tentativo di fare finalmente emergere la verità sull'episodio di cronaca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.