Orrore senza fine a Caivano: nuovo caso di pedofilia

La denuncia di una madre fa partire un'altra inchiesta su presunti abusi ai danni di una bimba di appena quattro anni nello stesso quartiere dove è morta la piccola Fortuna Loffredo

Orrore senza fine a Caivano: nuovo caso di pedofilia

Sembra che l’orrore non debba mai aver fine al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Una nuova inchiesta per abusi sessuali ai danni di un’altra bambina, di appena quattro anni, è stata aperta dalla Procura della Repubblica di Napoli dopo la denuncia di una madre.

Come riporta Il Mattino, nelle scorse settimane una donna ha presentato ai carabinieri una denuncia formale. Tutto è cominciato perché la mamma aveva osservato dei cambiamenti troppo strani e repentini nella vita della figlioletta. La bimba le aveva raccontato cose un po’ troppo spinte, affari di cui una bambina di quell’età non dovrebbe sapere proprio nulla. E ha collegato questi racconti al fatto che la piccola rifiutasse decisamente di andare a far visita ai parenti del papà. La signora ne avrebbe chiesto conto e ragione ai familiari del marito ma questi l’avrebbero rampognata e persino minacciata. Così la donna s’è convinta a chiedere l’aiuto dei carabinieri e a sporgere una denuncia formale per far partire l'inchiesta che dovrà accertare la verità.

Per ora l’indagine è alle battute iniziali e tanto va ancora valutato, ed eventualmente confermato o screditato.

Fatto sta che si tratta dell’ennesimo episodio di pedofilia nel popoloso rione di Caivano dove s’è consumata l’assurda tragedia di Fortuna Loffredo, la bimba violentata e uccisa nel giugno del 2014 quando aveva solo sei anni. Fatti per cui sono a processo (iniziato l’otto novembre e in posizioni differenti) Raimondo Caputo alias Titò e l’ex compagna.

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