Il caso della scuola materna Viani di Firenze, riportato dal Corriere della sera, è uno dei più emblematici sul tema dello sciopero a oltranza indetto per tutti i settori e tutti i comparti da Fisi- Federazione Italiana sindacati intercategoriali contro l'adozione del Green pass per lavorare. In questo istituto, infatti, il turno di lavoro non eseguito di una singola maestra si ripercuote su tutto il sistema scolastico e, soprattutto, sui genitori. Infatti, fin da quando è stato indetto lo sciopero lo scorso 15 ottobre, i bambini non hanno più potuto effettuare un'intera giornata scolastica, perché il turno dell'insegnante in sciopero non può essere in alcun modo supplito.
"Siamo ostaggio di una maestra. Scioperare è un diritto e si sciopera per creare disagio, ma non è giusto che ci rimettano i bambini e le loro famiglie: se la protesta durerà ancora a lungo cosa facciamo?", si lamentano i genitori dei bambini, che in queste settimane hanno dovuto fare le acrobazie per riuscire a incastrare gli orari del lavoro con quelli d'ingresso e uscita dei bambini. La mobilitazione dei nonni, degli amici e delle babysitter dipende dall'orario di lavoro della maestra in sciopero ma, per fortuna, si è creato un rapporto di collaborazione tra insegnanti e genitori tale che ogni settimana viene comunicato quali sono i turni della docente assente, in modo tale che le famiglie possano organizzare la settimana. Ingressi posticipati e uscite anticipate sono un problema importante per i genitori, che sottolineano l'impossibilità di andare avanti per questa strada ancora a lungo.
La soluzione potrebbe essere quella di spostare i bambini in un'altra scuola, ma molte famiglie si dicono contrare a questa ipotesi nel nome della "continuità educativa". In tutto questo, il Comune di Firenze e le autorità scolastiche al momento hanno le mani legate. La maestra, infatti, sta legittimamente esercitando il proprio diritto allo sciopero, nel contesto di un'iniziativa regolarmente autorizzata. Per questo motivo la scuola non può procedere con la nomina di un supplente. Lei fa parte dello 0,31%, ossia 127 persone su 224.567 impiegate nel dipartimento della Funzione pubblica che hanno aderito allo sciopero.
Il prolungamento dal 1 al 15 novembre risulta al momento confermato e autorizzato e non esistono comunicazioni di illegittimità in tal senso.
Per questo motivo il Comune di Firenze può solamente prendere atto della situazione. Solo se ci sarà una dichiarazione di illegittimità, o comunque se alla fine dello sciopero l'insegnante continuerà a essere assente, potrà essere sostituita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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