Pedofilia e prostituzione minorile attorno alle strutture di accoglienza per migranti di Otranto. Il caso su cui indaga la procura di Lecce finirà all'attenzione del ministro dell'Interno, Marco Minniti, attraverso un'interrogazione parlamentare. Il sindaco Pierpaolo Cariddi, intanto, ha annunciato di voler avviare immediate verifiche e intervenire "nei limiti delle competenze dell'amministrazione comunale". L'esistenza di un viavai di automobili - scrive Repubblica - era stato segnalato più volte , sia nei pressi del centro di accoglienza Don Tonino Bello sia di quelli che ospitano migranti di età inferiori a 18 anni. La conferma dell'abitudine di alcuni ragazzini di prostituirsi con clienti italiani arriva anche dalle parole di alcuni di loro, che si allontanano dai centri e si appartano in auto in zone isolate. Gli eventuali reati sono commessi fuori dalle strutture di accoglienza e nell'inconsapevolezza dei gestori - puntualizza il sindaco, che "da tanti anni agiscono con professionalità e sacrifici".
Nel frattempo il senatore Francesco Bruni ha annunciato di voler interrogare il Viminale per sapere"cosa s'intenda fare il governo per garantire una tutela nei confronti delle persone ospitate nelle strutture, dall'altro, per il ripristino di condizioni di legalità all'interno delle stesse". La gestione dei migranti a Otranto continua a non essere facile.
Lo dimostra il fatto che, nell'emergenza in corso ormai da anni, il Don Tonino Bello non viene più utilizzato solo come struttura temporanea di appoggio per le persone che sbarcano in Salento, come vorrebbe la sua natura di Centro di primissima accoglienza, ma come punto di riferimento anche per i migranti sbarcati dalle navi militari e delle ong in Calabria e Sicilia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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