Walter Onichini, Il macellaio di Legnaro che la notte tra il 21 e il 22 luglio 2013 aveva sparato al ladro albanese che gli era entrato in casa assieme ad altri tre complici, è stato condannato nel dicembre 2017 a 4 anni e 11 mesi per tentato omicidio. Ora i giudici del tribunale collegiale di Padova hanno reso note le motivazioni che hanno portato alla condanna.
"Non è legittima difesa"
Onichini quella maledetta notte imbraciò il fucile per difendere la propria famiglia, il proprio figlio. Sparò con il fucile a pompa contro l'albanese, Nelson Ndreaca, 25 anni, che era entrato nel suo giardino di casa e stava cercando la fuga rubato l'auto del macellaio. Il grilletto premuto, il malvivente che cade a terra. Poi la decisione di Onichini: caricò il 25enne in auto e lo abbandonò a un chilometro dall'abitazione.
Scelte che ora costano caso. Decisioni che i giudici di Padova non hanno ritenuto ricadere sotto la legittima difesa: "Onichini non ha sparato per spaventare, ma per colpire e fermare il ladro: una reazione non necessaria, assolutamente evitabile e sproporzionata" scrivono i magistrati, come riporta Il Gazzettino. Per il tribunale Onichini non si è difeso: "Non è una legittima difesa perché non c’era pericolo".
Motivazioni che fanno ancora più male se
condiscono una condanna di anni e 11 mesi per tentato omicidio e una provvisionale, come anticipo di risarcimento di 24.500 euro. Come si legge su Il Gazzetino, il macellaio commenta stupito le parole dei giudici: "Incredibile, i giudici hanno creduto più ai ladri che a me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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