In 11 anni ha incontrato suo figlio solamente 11 volte. Il resto del tempo era riempito da qualche rara telefonata. Niente di più. E l'uomo, separato dalla moglie, non versava nemmeno il mantenimento mensile, nonostante la somma destinata a suo figlio fosse molto modesta.
Per questo, il giudice ha stabilito che ora l'uomo dovrà risarcire il figlio, ora 15enne, per la sofferenza causatagli dalla sua mancanza e per il mancato pagamento del denaro che mensilmente avrebbe dovuto inviargli. Nella sentenza, emessa lo scorso 2 novembre, si legge che il padre dovrà versare al figlio 13.200 euro, pari al doppio di quanto avrebbe dovuto pagare in questi anni, aggiungendo 100 euro per ogni mese, come risarcimento per i disagi dovuti alla mancanza del padre.
Sembra infatti che il 15enne sostenga che"si sente privo di una parte di sé, che non ha piacere di vivere e talvolta ha realizzato comportamenti distruttivi verso sé stesso, le proprie cose o gli altri; assume comportamenti caratterizzati da grande fragilità caratteriale: non riesce a fare scelte, anche quelle più semplici della vita di tutti i giorni; delega la madre per ogni circostanza e sostanzialmente la adopera per sopperire alle sue insufficienze caratteriali". Sarebbe questa la situazione, a detta dell'avvocato della madre del ragazzo, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.
Per il giudice non c'è dubbio che l'assenza del padre, trasferitosi in Germania dopo essersi separato dalla moglie, abbia danneggiato il ragazzo.
La battaglia, però, per la donna e il 15enne, non è ancora finita, dato che bisognerà prendere contatti con la Germania, per recuperare il denaro dovuto al figlio: il che si traduce in nuovi procedimenti e faccende burocratiche.La sentenza, tuttavia, costituisce un precedente importante per i genitori inadempienti.
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