Vessata dalle continue angherie del padre e preoccupata per la madre, troppo spaventata dal coniuge per denunciare le violenze a cui veniva anch'ella sottoposta, una ragazzina di 15 anni di Corleone (Palermo) ha trovato il coraggio di denunciare il genitore alle forze dell'ordine locali.
Tanti i maltrattamenti subiti fin da bambina da parte dell'uomo che avrebbe al contrario dovuto proteggerla. Un uomo che invece, stando alle accuse mosse dalla giovane, aveva instaurato un clima di autentico terrore in casa, tanto che la moglie, nonostante gli anni di soprusi non era mai riuscita a trovare la forza di ribellarsi e denunciare quanto stava accadendo fra le mura domestiche.
La notte dello scorso 20 dicembre, la ragazzina ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Corleone, ai quali ha raccontato quanto lei e sua madre stavano subendo. Gli uomini dell'Arma hanno immediatamente dato avvio alle indagini.
Secondo quanto riferito dall'adolescente, gli abusi ed i maltrattamenti andavano avanti da diverso tempo. Nel corso degli anni, il padre-padrone non aveva fatto altro che diventare sempre più violento, arrivando addirittura a tentare di soffocare la figlia stringendole una cintura di cuoio intorno al collo. “Da tre anni mi alza le mani, colpendomi al volto e al collo e nel corpo. Due anni fa circa, mi trovavo in palestra e, mentre ero fuori in attesa che il padre del mio compagno mi venisse a prendere, mio padre è venuto a sorpresa e vedendomi abbracciata con un mio amico, ha cominciato a picchiarmi”, ha raccontato la ragazzina agli inquirenti, come riportato da “LaSicilia”.
La giovane, ormai un fiume in piena, ha proseguito: “Mi ha colpito al naso al punto da farmi uscire il sangue e mi ha schiaffeggiato tanto da farmi volare gli orecchini. Giunti a casa non mi ha fatto entrare e ha chiuso a chiave, vedendomi agitare e fare confusione ha aperto la porta e aggredendomi mi ha girato la sua cinta al collo. Dopo di che lui è rientrato e io mi recavo nella vicina fontana per sciacquarmi il sangue che mi colava dal naso, è arrivata mia madre che in quel momento non era in casa e vedendomi in quelle condizioni mi ha portato nei pressi della piscina comunale fino a quando non sono arrivati i miei nonni materni”.
Le continue violenze hanno infine portato la 15enne a denunciare non solo per se stessa, ma anche per la madre, troppo spaventata per tutelarsi.
Accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, l'uomo, un dipendente pubblico, è ora indagato. Ad occuparsi del caso la procura della Repubblica di Termini Imerese (Palermo), mentre la giovane, assistita dall'avvocato Antonio Di Lorenzo, si è trasferita a casa dei genitori del proprio fidanzato.
“Vedremo
cosa farà la mamma, se trova il coraggio di confermare e denunciare il marito”, ha dichiarato l'avvocato Di Lorenzo.Le indagini degli inquirenti per far luce sull'intera vicenda sono ancora in corso di svolgimento.
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