Clienti fissi e appartenenti alla Palermo bene quelli di un gruppo di spacciatori di cocaina che tra i servizi offrivano anche la consegna a domicilio. Come se la dose fosse una pizza.
Quindici avvocati, un assistente di volo e noti ristoratori del capoluogo siciliano tra i loro affezionati consumatori, come si legge su “Il Giornale di Sicilia” che ne dà notizia.
In manette cinque persone, età media 26 anni. I nomi che rimbalzano agli onori della cronaca sono: Stefano Macaluso, Antonino Di Betta, Danilo Biancucci, Giovanni Fiorellino e Alessandro La Dolcetta.
Dalle intercettazioni sono venuti fuori veri e propri turni di lavoro con disponibilità 24 ore su 24. Un business vero e proprio con organigramma lavorativo e servizi da concorrenza. Per i loro clienti c'era sempre cocaina in qualsiasi momento del giorno e della notte. E pagamenti dilazionati per chi non aveva subito la somma necessaria.
Secondo ti legge sul quotidiano locale, il gruppo di malviventi è stato monitorato per circa due mesi ricevendo fino a 80 richieste al giorno durante la settimana. Il doppio nei giorni festivi. Ricevevano fino a 300 chiamate al giorno. Un vero e proprio call center che mette in luce da un lato un mercato nero e dall'altro la diffusa dipendenza della droga del momento: la cocaina. Ormai non più solo la droga dei ricchi, ma alla portata di tutti con prezzi più bassi rispetto al passato.
La droga è stata sequestrata.
Pare si trattasse di roba purissima con un alto principio attivo, vicino al cento per cento.Il principio attivo più è alto e più va a colpire il cervello. In pratica chi fa uso di cocaina ha minor materia grigia in alcune parti del cervello. Con conseguenze negative sull'umore. Oltre ai danni al cuore.
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