Papa Francesco agli italiani: "Quanti eroi, ogni ora, tutti i giorni"

Il Papa parla agli italiani attraverso la televisione. Bergoglio ha ricordato gli esempi quotidiani di eroismo e ha invitato tutti alla "creatività dell'amore"

Papa Francesco agli italiani: "Quanti eroi, ogni ora, tutti i giorni"

Papa Francesco ha rivolto un messaggio agli italiani. Il pontefice argentino è intervenuto con un discorso che ha pronunciato durante l'edizione serale del Tg1.

Il Santo Padre ha deciso così di mettere in campo un terzo gesto simbolico. Dopo la fuoriuscita dalle mura leonine per la preghiera per la fine della pandemia - la preghiera che Francesco ha recitato dinanzi al crocifisso di San Marcello al Corso e presso la Salus popoli romani - e dopo la celebrazione che ha avuto luogo pochi giorni fa all'interno di una piazza San Pietro vuota e piovosa, Jorge Mario Bergoglio, ha optato per la televisione.

L'esordio è stato simile a quello del giorno in cui si è affacciato per la prima volta dopo il Conclave, ma i toni ed il significato del suo intervento non possono che essere diversi. "Buonasera" è comunque risuonato di nuovo nelle case degli italiani.

La pandemia dovuta al Covid-19 ha costretto il Vaticano a rivedere le modalità mediante cui svolgere le celebrazioni pasquali. Ma questo periodo dell'anno rimane più significativo degli altri per le istituzioni ecclesiastiche e per i fedeli cristiano-cattolici. Il Papa ha detto di avere la volontà di "conversare con voi per qualche istante, in questo periodo di difficoltà e di sofferenze". Il passaggio più toccante della riflessione di Francesco è stato quello rivolto agli "eroi", che operano "tutti i giorni, ogni ora", nonostante le condizioni eccezionali con cui tutti siamo costretti a fare i conti per via della diffusione del nuovo coronavirus.

Il Papa - come ripercorso dall'Adnkronos - ha specificato come ci attenda un "tempo migliore". Lo stesso in cui "saremo migliori anche noi". Questo, però, è già il momento di dare prova di umanità. E per Bergoglio bisogna dunque che la misericordia rappresenti un pilastro delle nostre vita. Come? Di sicuro è necessario fare "un gesto di tenerezza a coloro che soffrono, ai bambini, agli anziani". Il vescovo di Roma ha poi posto un accento sulla vita familiare: "Vi immagino nelle vostre famiglie - ha aggiunto l'ex arcivescovo di Buenos Aires - , mentre vivete una vita insolita per evitare il contagio". "Penso - ha continuato il vertice della Chiesa cattolica - alla vivacità dei bambini e dei ragazzi, che non possono uscire, frequentare la scuola, fare la loro vita. Ho nel cuore tutte le famiglie, specie quelle che hanno qualche caro ammalato o che hanno purtroppo conosciuto lutti dovuti al coronavirus o ad altre cause". Bergoglio ha voluto manifestare vicinanza ad ogni famiglia.

Poi però ci sono anche le "persone sole", quelle che il Papa non ha esitato a ricodare. E come dimenticarsi, poi, degli "anziani" e di chi è "ammalato di coronavirus" e di coloro che si trovano all'interno dei nosocomi ospedalieri. Il Papa ha citato anche le persone che si trovano in regime carcerario. Il Santo Padre non dimentica coloro che non possono essere definiti in libertà. Il timore per il futuro, anche quello economico-sociale, esiste. E il primo pontefice sudamericano della storia non lo ha nascosto. Ma la speranza è un pilastro del cattolicesimo. Il "momento" è "difficile". Anzi, per "alcuni" è "difficilissimo".

Intanto, però, è già possibile distinguersi mediante azioni semplici, che possono risultare decisive: il Papa, invitando tutti ad "utilizzare al meglio questo tempo", ha chiesto di porsi in ascolto e di aiutare concretamente il prossimo. Il tutto attraverso le azioni che risultano essere possibili: "Siamo generosi, aiutiamo chi ha bisogno nelle nostre vicinanze; cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole; preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo".

L'espressione scelta

alla fine dal pontefice argentino è forse in grado di riassumere l'intero senso della sua indicazione: "creatività dell'amore". Questa, secondo Bergoglio, è la richiesta indiretta e proveniente da tempi come quelli odierni.

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