La vergogna dei no vax: in piazza con le maglie dei deportati

In molte piazze italiane sono comparse scritte e sono state effettuate manifestazioni con parallelismi tra la Giornata della memoria e il Green pass

La vergogna dei no vax: in piazza con le maglie dei deportati

Già in passato era capitato che attivisti no vax si presentassero nelle piazze, durante le manifestazioni contro il Green pass, con simboli o abbigliamento che, in qualche modo, erano riconducibili alle deportazioni dell'olocausto. Già in quelle occasioni si erano sollevate le polemiche per sottolinearne l'inadeguatezza. Tantissime, per esempio, le critiche piovute addosso a un'infermiera no vax di Novara lo scorso ottobre. Ma se già tutto questo era fuori luogo in qualunque altra giornata, manifestazioni così nel Giorno della memoria assumono contorni esecrabili, toccando livelli così bassi che non si pensava potessero essere raggiunti.

Da Perugia a Belluno, passando per Torino, oggi in diverse piazze italiane il cosiddetto Fronte del dissenso ha organizzato manifestazioni nelle quali sono state esposte le stelle di David con la scritta "no Green pass" insieme alle uniformi solitamente indossate dai prigionieri nei campi di concentramento nazisti. L'associazione delle misure contro la pandemia con le leggi razziali è una delle vergogne più grandi delle quali si stanno macchiando alcune frange di manifestanti contro il Green pass. Provocazioni dal sapore antisemita, che da tutti gli schieramenti sono state giudicate "inaccettabili". Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, che ha invitato tutti "a non abbassare la guardia".

L'iniziativa più rumorosa è stata quella di Perugia. A questa manifestazione hanno partecipato circa 50 persone, un numero sicuramente esiguo ma comunque sufficiente per indignare il Paese. "Nella Giornata della memoria, assieme ai movimenti di Resistenza costituzionale, ricordiamo le vittime delle persecuzioni nazi-fasciste, le stesse che il governo Draghi sta applicando contro i tanti cittadini che non accettano l'ingiusto obbligo vaccinale", hanno affermato gli organizzatori. Parole che hanno scatenato la reazione bipartisan della politica e non solo.

A Sesto Fiorentino, invece, di mattina presto è stato trovato un cartello che equiparava le norme sul Green pass alle Leggi razziali del 1938. Era stato affisso sul monumento al Partigiano in piazza De Amicis. La scritta è stata immediatamente rimossa dagli agenti del vicino commissariato di polizia. Il cartello recitava: "1938 vietato l'ingresso agli ebrei - 2022 vietato l'ingresso ai non vaccinati - non avete imparato nulla di nuovo fascisti". Un'iniziativa simile è stata intrapresa a Belluno, dove sui muri della città sono comparsi volantini che paragonano la stella gialla di Davide dei deportati nei lager al Green pass.

A Firenze, ignoti hanno realizzato scritte simili nella zona dello Statuto a Firenze. Sono state imbrattate le pareti del sottopasso ferroviario e di altri immobili. Le scritte non riportano alcuna sigla. Sul caso sta indagando la Digos, che sta analizzando i filmati delle telecamere a circuito chiuso della zona, che hanno ripreso un uomo travisato che effettuava le scritte.

"La manifestazione organizzata nel Giorno della Memoria dagli estremisti no vax del Fronte del dissenso è inaccettabile come lo è il paragone con le persecuzioni nazi-fasciste che portarono alla morte di milioni di persone.

È un insulto alla memoria di quelle vittime", ha esclamato il senatore della Lega, Luca Briziarelli, che "condanna con forza" la manifestazione organizzata a Perugia e in altre città italiane.

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