Ieri notte, un operaio della Seam stava scioperando davanti alla ditta quando è stato investito e ucciso da un camion, ora parla il fratello della vittima per raccontare cosa è successo.
"Il responsabile del magazzino ha incitato i camionisti a passare sopra i lavoratori. C'era una coda di camion e gli ha detto di andare avanti per rompere il blocco e, se qualcuno si fosse fermato di fronte a loro, dovevano stirarlo come un ferro da stiro. Tanto poi ci avrebbe pensato lui. Tutti i camionisti, lo hanno ascoltato, sono andati avanti e uno in particolare ha colpito mio fratello sulla schiena. Lo ha schiacciato" - parla così il fratello dell'egiziano morto ieri sera durante il presidio.
I lavoratori della Seam, ditta in appalto della Gls, stavano scioperando proprio davanti all'azienda perché, nelle ore precedenti, il sindacato dei lavoratori aveva indetto un'assemblea per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato. Dopo il colloquio, alcuni lavoratori erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, poi la tragedia.
Tra le lacrime di dolore il fratello dell'egiziano continua il suo racconto davanti alle telecamere di Fanpage: "L'ho ha trascinato per cinque metri, gli ha schiacciato la schiena, la gamba, la testa. Continuava ad andare avanti. Sono uscito con la gente e ho visto. L'ha fatto apposta. Io pensavo che mio fratello fosse solo caduto a terra. Ma poi mi sono avvicinato e ho visto che non era svenuto, era pieno di sangue. Era morto. Poi la polizia mi ha allontanato. Ora chiedo giustizia".
Ora, gli inquirenti
indagano per definire con precisione la dinamica dell'incidente perché secondo alcuni testimoni il camionista ha ucciso volontariamente l'operaio, mentre secondo altri, l'egiziano sarebbe stato ucciso durante una manovra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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