Papa Francesco attacca la teoria gender ma la separa dalla questione omosessuale. Lo fa durante un incontro con i Gesuiti slovacchi nel suo ultimo viaggio apostolico. Nella conversazione, pubblicata integralmente dalla Civilità cattolica, il vescovo di Roma è tornato sulla questione "gender". E il suo giudizio a proposito è netto: "Così come io la intendo - ha detto Francesco -la teoria gender è pericolosa, perchè è astratta rispetto alla vita concreta di una persona, come se una persona potesse decidere astrattamente a piacimento se e quando essere uomo o donna. L'astrazione per me è sempre un problema". Tuttavia, il papa ha precisato che "questo non ha nulla a che fare con la questione omosessuale, però se c'è una coppia omosessuale, noi possiamo fare pastorale con loro, andare avanti nell'incontro con Cristo. Quando parlo dell'ideologia, parlo dell'idea, dell'astrazione per cui tutto è possibile, non della vita concreta delle persone e della loro situazione reale". "L’ideologia - conclude Francesco - ha sempre il fascino diabolico".
Un papa a ruota libera nell'incontro, tanto da rivelare alcuni retroscena sulle trame di chi pensa già al suo successore: "Sono ancora vivo, nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave". E non sono le uniche "cattiverie" che deve subire il vicario di Cristo: "C’è una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi. Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo", ha osservato papa Francesco, aggiungendo che "ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto.
A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo. Lì non posso far nulla. Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie. Non voglio entrarci e per questo preferisco predicare".
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