La paura del coronavirus sta creando ansie ingiustificate in tantissimi italiani. Tra disinformazione, notizie assurde sull’epidemia e semplice quanto naturale ansia per un qualcosa che ancora oggi sembra essere un mistero, sono sempre più i connazionali che si rivolgono a specialisti per porre ogni genere di domande, talvolta assurde.
Prova ne è quanto sta accadendo al 1500, il numero verde istituito dal ministero della Salute per una doppia funzione: rispondere alle domande sull'epidemia ed eseguire un primo screening sulle segnalazioni di casi sospetti di contagio da coronavirus. Una sorta di triage telefonico necessario per evitare le corse al pronto soccorso in un periodo già difficile per gli ospedali a causa dell’afflusso di persone colpite dalla normale influenza di stagione.
Bene l’attenzione e il desiderio di essere sempre aggiornati da parte dei cittadini ma altrettanto importante è bisogna mantenere una certa calma. Tra il 27 e il 29 gennaio sono arrivate al numero verde circa 1600 chiamate, soprattutto da italiani e cinesi residenti in Italia, dirigenti scolastici e albergatori. I dubbi espressi con maggiore frequenza riguardano le precauzioni da adottare per proteggersi, le modalità di trasmissione del coronavirus, il periodo di incubazione, i sintomi e se esiste la possibilità di infettarsi maneggiando oggetti e alimenti provenienti dal paese asiatico.
Tra le telefonate più ''particolari' vi sono quelle con cui alcuni spaventati cittadini hanno chiesto se è un rischio aver tenuto un serpente a casa o aver acquistato magliette ''made in China''. Il flusso di telefonate varia in base alle notizie sul coronavirus. Più sono preoccupanti, più chiamate ci sono. A testimonianza di ciò vi è un preciso elemento: quando si è saputo della coppia cinese positiva al test ricoverata allo Spallanzani di Roma, il numero di telefonate ha avuto una impennata: 1200 contatti in 24 ore. La curva si è alzata dopo la conferenza stampa del premier Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza.
Il giorno successivo, infatti, al numero verde sono arrivate altre 1500 chiamate. Un fenomeno non del tutto inatteso anche secondo Giuseppe Ruocco, coordinatore al ministero Salute delle attività legate all' emergenza, tecnico della task force anti coronavirus.
In previsione dell’aumento di chiamate, soprattutto se l’epidemia continuerà, l'organico è stato incrementato anche con l' inserimento di mediatori di
lingua cinese e psicologi. Il 1500 è un prezioso punto di riferimento per i cittadini spaventati o che vogliono notizie. L’importante è non creare intralcio a chi in questi giorni ha un difficile compito da portare a termine.
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