Paura nei cieli di Milano: intervengono due caccia Eurofighter. Cosa è successo

La procedura di scramble è stata attivata dal Combined air operation centre (Caoc) di Torrejon in Spagna

Immagine Wikipedia
Immagine Wikipedia

Sono stati momenti di forte tensione quelli vissuti nei cieli sopra Milano durante il pomeriggio di domenica 17 luglio, quando l'equipaggio di un velivolo ultraleggero partito dall'Elba e diretto verso l'aeroporto civile di Bresso non ha replicato alle richieste inoltrate via radio dai controllori di volo facendo di fatto scattare l'allarme.

La procedura di "scramble" attivata dal Combined air operation centre (Caoc) di Torrejon in Spagna, vale a dire dal comando Nato responsabile dell'area a sud delle Alpi, si è resa necessaria, come spiegato direttamente dall'Aeronautica militare, per il fatto che risultava impossibile verificare la traccia non identificata di un velivolo risultato non in contatto con gli enti del traffico aereo civile e diretto verso l'Italia settentrionale. Procedura che ha richiesto l'immediato decollo e l'intervento in volo di due caccia intercettori Eurofighter del 51° Stormo di Istrana (Treviso).

"Una volta raggiunto il velivolo grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale 'guida caccia' a terra, in coordinamento con il Comando Operazioni Aero-spaziali di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata che si occupano della sorveglianza dello spazio aereo nazionale e Nato", ha spiegato l'Aeronautica militare,"è stata effettuata la prevista procedura di 'visual identification' (Vid) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza".

L'allarme è infine rientrato nel momento in cui i piloti dei caccia sono riusciti ad accertare che si trattava semplicemente di un piccolo aereo da turismo diretto verso l'aeroporto di Bresso. Aeroporto presso il quale il velivolo è stato scortato dai due aerei militari fino all'atterraggio. Entrambi gli Eurofighter, attivi nel servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, sono quindi rientrati alla base di Istrana.

Oltre al 51° Stormo di Istrana, ad essere operativi con gli assetti Eurofighter nel servizio di difesa aerea dei cieli italiani anche il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle e il 37°

Stormo di Trapani. Nel sistema di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, a partire da marzo 2018, si sono aggiunti anche gli F-35A del 32° Stormo di Amendola, i primi riferibili al gruppo della cosiddetta 5°generazione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica