Pavia, bufera sul vescovo: "Se sei omosessuale datti un altro orientamento"

Le parole di monsignor Corrado Sanguinetti di fronte a circa 100 studenti dell'istituto L. Cremona. L'audio della conferenza inviato all'Arcigay di Pavia: "Tendenza omosessuale è disorientamento"

Pavia, bufera sul vescovo: "Se sei omosessuale datti un altro orientamento"

"La tendenza omosessuale non è peccato, ma qualcosa di disordinato rispetto all’ordine della natura. Non sarà quella la strada che ti fa felice. Però a quest punto la libertà è tua, giocatela tu". Le parole, senza troppi fronzoli, sono state pronunciate dal vertice della Chiesa di Pavia. E come ovvio, si sono già scatenate le polemiche. anche perché Corrado Sanguinetti quella frase (e altre) l'ha pronunciata di fronte a circa 100 studenti dell'Istituto L. Cremona. Una conferenza a scuola che è stata registrata e infine inviata all'Arcigay di Pavia che l'ha resa pubblica su Facebook (guarda il video).

"Ci sono anche degli omosessuali cristiani che con fatica accettano questa condizione - ha detto il monsignore - Senza assecondare questo orientamento, di viverlo come un affetto, un'amicizia. Di non dargli una stabilità sessuale". Il vescovo riconosce che questa "è una fatica, certo, la vita è fatta anche di fatica, ma c'è una situazione di omosessuali cristiani che fanno delle scelte che alla fine li rendono contenti. Un conto è la scelta del singolo, se da me che sono prete viene uno che dice: 'Sono omosessuale, mi aiuti a vivere una condizione...', io non ti dico: 'Va pure, fai quello che vuoi'. Vorrei dirti 'cerca di darti un altro orientamento'". E ancora: "Ho un amico che dice di essere omoosessuale e ha cominciato a vivere con un uomo. Gli ho sempre detto che è una scelta sua, non la condivido, non credo sarai felice. Non violentiamo la relatà, perché se poi la realtà la violenti crea sofferenza".

Il pensiero del vescovo va poi ai bambini: "Pensa a un bimbo che nasce da una coppia omosessuale". "Ci sono realtà peggiori", prova a ribattere una studentessa. "Ah sì, ci sono realtà peggiori - continua Sanguinetti - io ritengo che non dobbiamo chiamare le cose con lo stesso nome: il matrimonio è una cosa, perché il matrimonio letteralmente vuol dire matris munus. Se non sei cristiano io ti dico: 'guarda fino in fondo questa cosa qui, se veramente tu compi la tua persona e se realizzi te stesso perseguendo questo orientamento".

Dura la risposta dell'Arcigay: "Non soltanto il vescovo è entrato dentro una scuola pubblica per scagliare odio contro una minoranza -

attacca la presidente Barbara Bessani -, ma l’ha fatto senza alcun contraddittorio, senza che ci fosse qualcuno che potesse proporre un altro messaggio, un messaggio di inclusione, di autodeterminazione, di amore".

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