Pedopornografia, il Vaticano indaga su un sacerdote in Usa

Il Vaticano ha subito richiamato il sacerdote che si trova ora a San Pietro. Le indagini sono protette dal necessario riserbo istruttorio

Pedopornografia, il Vaticano indaga su un sacerdote in Usa

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America ha notificato lo scorso agosto la "possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche da parte di un membro del corpo diplomatico della Santa Sede accreditato a Washington". Dopo la comunicazione, il Vaticano ha subito richiamato il sacerdote che si trova ora a San Pietro.

Il Promotore di Giustizia del Tribunale vaticano, Giampiero Milano, ha aperto un'indagine ed è stata già avviata una collaborazione a livello internazionale al fine di raccogliere elementi relativi al caso. L'identità del sacerdote è ancora sconosciuta, ma secondo fonti ufficiali non sarebbe di nazionalità statunitense. Dal Vaticano ricordano che "le indagini sono protette dal necessario riserbo istruttorio".

La Legge del Vaticano

Benedetto XVI e Papa Francesco hanno intrapreso la linea di "tolleranza zero" per contrastare il crimine della pedofilia. Come ricorda La Stampa, la Legge dello Stato della Città del Vaticano n. VIII, dell'11 luglio 2013, recante Norme complementari in materia penale, dedica l'articolo 10 alla pedopornografia e l'articolo 11 alla "Detenzione di materiale pedopornografico".

Sarebbe quest'ultimo quello utilizzato dal Tribunale vaticano per indagare il diplomatico della Santa Sede. Inoltre, l'articolo 11 stabilisce che "chiunque si procura o consapevolmente detiene materiale pedopornografico è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da euro 1500 a euro 10mila".

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