"Non volevo ucciderlo, ho sparato per difendere i miei nipotini". Il pensionato che ha sparato al ladro romeno uccidendolo durante un furto in casa spiega come sono andate le cose. "Ho sparato quando me lo sono trovato di fronte all'improvviso. Ho avuto paura. Ho pensato che dovevo difendere la mia famiglia, mia moglie, i miei figli, con i bambini piccoli che abitano al piano di sotto. Ma non volevo che morisse, non volevo...", afferma Ignazio Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda. Sul pensionato pende ora l'accusa di omicidio volontario anche se - spiegano fonti della procura al Messaggero "l'accusa serve di omicidio volontario per il momento ha soprattutto una funzione tecnica: ci consente di fare accertamenti, che altrimenti non potremmo fare. Intanto però gli inquirenti indagano sulle incongruenze nel suo racconto, che ha portato i magistrati a scegliere l'ipotesi di reato di omicidio volontario, rispetto a quella di eccesso di legittima difesa.
La principale riguarda il luogo dove sarebbe avvenuta la sparatoria. In caso, secondo l'uomo, che ha spiegato di avere sparato d'istinto, per paura. Forse invece fuori dall'abitazione, secondo gli inquirenti, visto che il corpo dell'uomo è stato trovato fuori dall'appartamento. Secondo gli investigatori, il ladro, un albanese di 22 anni, era disarmato.
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