Non si era sposato e non aveva mai avuto figli. L’unico compagno di vita è stato l’amato gatto Tigro, a cui un pensionato napoletano, residente in Piemonte, ha lasciato in eredità un milione e mezzo di euro. Si chiamava Guido Conte il 79enne ex dirigente delle Ferrovie dello Stato, che è deceduto un mese fa.
Prima di passare a migliore vita il pensionato si era rivolto allo studio dell’avvocato romano Stefano Rossi e lo aveva incaricato di predisporre un testamento con il lascito in favore dell’amico gatto. Conte aveva già deciso che quando avrebbe cessato di vivere il suo patrimonio sarebbe dovuto andare a vantaggio del suo compagno a quattro zampe.
I legali hanno, quindi, predisposto un testamento olografo con nomina di un esecutore testamentario, che vigilerà sull’adempimento dell’onere. La prassi in Italia prevede, a differenza di altre nazioni, che non è possibile nominare erede direttamente un animale.
Solo tramite l’istituto giuridico del legato testamentario si può
far sì che un soggetto, appunto l’esecutore testamentario, vigili affinché il patrimonio sia asservito alle esigenze dell’amata bestiolina. Per Tigro si prevede un futuro roseo, da ricco e “aristocratico” gatto di città.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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