Percepisce il reddito di cittadinanza ma lavora in nero in un ristorante

La responsabile è stata denunciata all'INPS e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia

Percepisce il reddito di cittadinanza ma lavora in nero in un ristorante

Non si arresta la lotta della Guardia di Finanza ai cosidetti furbetti del reddito di cittadinanza. I Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, hanno eseguito un sequestro di denaro contante a carico di A.C., residente a San Severo (Comune in provincia del capoluogo dauno). La responsabile è indagata per aver percepito in maniera indebita per alcuni mesi il beneficio della misura di sostegno del "reddito minimo di cittadinanza". In particolare i militari della Compagnia di San Severo, nel corso di un controllo eseguito in città nel mese di maggio e finalizzato al contrasto del grave fenomeno del lavoro sommerso, hanno scoperto presso un'attività di ristorazione tre lavoratori in nero, ovvero non assunti regolarmente. Tra questi è stata individuata A.C. che, a seguito di dettagliati approfondimenti investigativi, è risultata essere stata destinataria per qualche tempo della misura di sostegno al reddito erogata dall'INPS.

Nonostante il datore di lavoro avesse inoltrato all'Istituto della Previdenza Sociale, pochi giorni dopo il controllo degli uomini della Guardia di Finanza, la comunicazione di assunzione della responsabile, quest'ultima non ha provveduto (violando la norma) a segnalare allo stesso Ente la variazione della propria posizione lavorativa. Tale avviso avrebbe comportato l'immediata decadenza/revoca del beneficio a causa dell'assenza dei requisiti previsti dalla legge. L'interessata è stata così denunciata dai finanzieri all'INPS per la revoca del reddito di cittadinanza, ma anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Il comportamento di A.C. ha infatti violato la legge 26/2019. Trasgressione questa punibile, nei casi più gravi, con la reclusione da uno a tre anni. Valutate tutte le circostanze accertate, l'Autorità Giudiziaria ha ordinato il sequestro penale delle somme indebitamente percepite dall'indagata, poiché ritenute profitto del reato.

L'attività posta in essere testimonia la costante attenzione delle Fiamme Gialle nel prevenire e reprimere comportamenti illeciti nel settore della spesa pubblica. Eventi come questo, purtroppo, sono sempre più diffusi. Circa un mese fa i finanzieri della Compagnia di Augusta (Comune in provincia di Siracusa) hanno scoperto un supermercato nel quale erano impiegate nove persone in nero. Di queste, due percepivano il reddito di cittadinanza. Per il titolare dell'esercizio commerciale, consapevole del beneficio erogato ai suoi dipendenti, è scattata così una maxi sanzione. Sempre in provincia di Siracusa emblematico è il caso di un pusher beneficiario della misura di sostegno al reddito.

Nel corso della perquisizione avvenuta presso la sua abitazione, i militari rinvenirono 327 dosi di cocaina per un totale di 120 grammi abilmente occultate all'interno di doppi fondi ricavati in lattine di bevande e in un piccolo estintore e la somma di 1000 euro in contanti.

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