"Perché dovrei vaccinarmi contro Covid?" Così la deputata no vax fermata ad Ostia

La deputata ex Cinque Stelle Sara Cunial, fermata nel giorno di Pasquetta dai vigili urbani di Ostia, smentisce di essere stata multata e denuncerà chi ha diffuso i suoi dati. La Cunial, inoltre, fa sapere di non avere alcuna intenzione di vaccinarsi contro il Covid. "Perché dovrei?"

"Perché dovrei vaccinarmi contro Covid?" Così la deputata no vax fermata ad Ostia

La deputata Sara Cunial è sul piede di guerra ma non risponde al telefono, al massimo rilascia dichiarazioni su WhatsApp. Ce l'ha sia con i virgili urbani di Ostia che con i giornalisti che avrebbero "montato un caso". Ma, soprattutto, è l'unica persona al mondo a non temere il Covid.

"Motivi di lavoro"

Facciamo un passo indietro: la deputata 40enne di Bassano del Grappa, espulsa dal M5S che adesso fa parte del Gruppo Misto, nella giornata di ieri (Pasquetta) è stata fermata dai vigili urbani di Roma sulla Via del Mare, l'arteria che collega Roma ad Ostia. "Mi sto muovendo per lavoro, sono un membro della Camera dei Deputati", ha dichiarato ai vigili i quali, non credendo alla storiella del lavoro, l'avrebbero multata.

"Farò una denuncia"

Oggi, però, è arrivata la smentita da parte della Cunial tramite l'applicazione di messaggistica più famosa al mondo, WhatsApp. "Non è vero che sono stata multata dai vigili, mi hanno solo fermata per un controllo a Ostia - ha scritto su un messaggio come si legge su Repubblica - eppure non hanno perso tempo a divulgare i miei dati sensibili alla stampa. Un fatto gravissimo, che non mancherò di denunciare a chi di dovere".

"Caso montato"

La Cunial, quindi, non solo se l'è presa con i vigili ma anche con il giornalista perché, a suo dire, non sarebbe stata multata. "No, è stato un semplice controllo, come per tutti gli altri cittadini. Il giornalista che ha lanciato la notizia faceva la spola tra i diversi posti di blocco. Evidentemente qualche poliziotto zelante gli ha passato il mio modulo. Da lì il caso è stato montato" ha dichiarato. Anzi, ha scritto su WhatsApp.

Ecco la sua "difesa"

Come direbbe qualcuno, la domanda sorge spontanea: ma perché la deputata stava circolando in auto, nel giorno di Pasquetta, ad Ostia, nota località balneare alle porte di Roma? "Ostia è nel Comune di Roma. Io vengo dal Veneto e alloggio dove posso. Cambio spesso. Essendo in macchina, devo potermi muovere all'interno del Comune dove ho la sede lavorativa - ha scritto la Cunial - in un clima di cessazione del diritto e di annullamento di tutte le funzioni parlamentari sto facendo l'unica ancora concessa: interrogare il governo ed essere presente in aula le poche volte in cui i lavori sono convocati. Per questo mi trovavo a Roma, e questo ho dichiarato quando sono stata fermata dalle autorità preposte ai controlli".

È quel "devo potermi muovere all'interno del Comune" che suona strano, in quanto andrebbe bene per oggi, domani e dopodomani, per le normali giornate lavorative. Non risulta a nessuno, però, che nella giornata di Pasquetta i lavori al Parlamento fossero aperti. Rimane, quindi, il mistero.

"Vaccino anti-Covid? No, grazie"

Incallita sostenitrice no vax come dimostra il suo curriculum quando, nel gennaio 2018, fu sospesa dai Cinque Stelle per aver pubblicato un post su Facebook nel quale paragonava le vaccinazioni ad un "genocidio gratuito", mentre tutto il mondo prega affinché si trovi al più presto un vaccino, la Cunial non teme il Covid-19 (beata lei) rispondendo con un secco "perché dovrei" alla domanda su un'eventuale vaccinazione (quando e se sarà disponibile) per evitare di ammalarsi. "Quanti vaccinati non si sono ammalati?", incalza.

Non contenta, durante un'interrogazione parlamentare ha chiesto di approfondire "il legame tra il virus e i vaccini, visto che già oggi esiste uno studio relativo alla stagione influenzale 2017-2018 che ha dimostrato come la vaccinazione antinfluenzale aumenti il rischio di essere infettati dal Covid-19 del 36% e che, proprio nelle province di Bergamo e di Brescia, queste vaccinazioni sono state ampiamente somministrate nei mesi precedenti".

L'espulsione dal M5S

Dopo lo "scivolone" del 2018, fu perdonata e riammessa ma il Movimento non era nel suo destino: quasi esattamente un anno fa, il 17 aprile 2019, fu espulsa per un'altra polemica riguardante un

provvedimento sull'agricoltura quando, intervenendo sulla xylella (batterio che distrugge l'ovicoltura, ndr) e gli ulivi pugliesi, aveva definito la linea del M5S "uno scempio in nome e per conto delle agromafie".

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